Il primo indizio era arrivato ai gironi, ora la conferma: il Bodø/Glimt è la vera ammazza-grandi della Conference League. Una bestia nera per molte: la Roma prima, uscita a testa bassa dopo il 6-1 dei gironi; adesso, invece, il Celtic. Sicuramente gli scozzesi non rappresentano una vera e propria big a livello europeo - almeno negli ultimi anni -, ma tra le partecipanti alla UEFA Conference League restano tra gli avversari più dignitosi.
La vittoria storica sulla Roma
Direttamente dalla Scandinavia, il Bodø è salito sul palcoscenico europeo per conquistare i principali campi della Conference League. No, non si tratta dei vichinghi, ma la loro furia resta molto viva. Lo sa bene Jose Mourinho, costretto a fare i conti con la più pesante sconfitta della sua carriera lo scorso 21 ottobre, quando perse per 6-1 ai gironi.
"Le ferite rimangono sempre - ammise Mourinho dopo la sconfitta. Ho già parlato con i giocatori nello spogliatoio, sono stato onesto con loro. Sapevo che c'era una squadra con tanti limiti. Sulle spalle adesso avremo il peso di una sconfitta storica". Per il Bodo, però, quei tre punti rappresentarono un'impresa, entrata nella storia di un popolo finalmente protagonista in Europa. Fu certamente un punto di svolta anche per la stagione dei giallorossi, ma le cicatrici rimangono ben visibili per una squadra che fino a qualche anno fa partecipava alla Champions League, riuscendo ad approdare anche in semifinale.
La riconquista della Scozia
Quella contro la Roma, però, non rappresenta un’impresa unica per il Bodø. Ieri, giovedì 17 febbraio, è arrivata la vittoria sul campo del Celtic, un’altra colonna portante del calcio europeo - specialmente in passato. Probabilmente era dall’anno 830 che la Scozia non veniva sottomessa in questo modo dagli scandinavi, quando l’espansione vichinga si estese fino all’isola britannica. Nella gara d’andata degli spareggi di Conference League, il Celtic è stato costretto ad arrendersi ad una sconfitta per 3-1. In entrambe le gare - spareggi e sfida contro la Roma - il protagonista è stato Ahmal Pellegrino, giocatore norvegese dalle lontane origini italiche, che per due volte ha lasciato la sua firma sulle vittorie contro le big.
Certamente il Bodø non è più una sorpresa, specialmente se il suo vero top player, Kjetil Knudsen, siede in panchina. Con lui alla guida, i norvegesi hanoo perso solo otto partite in due anni, di cui quattro in Europa. Giovedì, però, è arrivata la vittoria che ha ribaltato ogni pronostico, visto che i Celts restano tra le nobili europee e in questa stagione puntano al titolo scozzese dalla momentanea vetta della Premiership. Avranno la possibilità di rifarsi nella gara di ritorno, ma in terra scandinava il Bodø rischia di essere ancora più brutale.
A cura di Gabriele Ragnini