Sacca di palloni caricata in spalla e si entra in campo per iniziare l’allenamento. “No no, metti giù quelli. Oggi usiamo quelli da volley”, afferma il preparatore dei portieri, tra lo stupore generale. “I palloni da volley? Sei impazzito?”, replicano confusi. Incredulità. Sguardi dubbiosi. E invece è tutto vero. La motivazione è semplice: è stato scelto questo metodo di allenamento alternativo in vista della partita di Copa Libertadores che il Boca Juniors giocherà a La Paz, città situata a 3600 metri sopra il livello del mare, perché a quell’altitudine il pallone viaggia più velocemente. Tra l’altro, i palloni della Copa sono diversi da quelli usati in campionato e, quando colpiti, assumono una traiettoria simile proprio a quelli da pallavolo.
E per non farsi mancare proprio nulla, verranno portate anche delle riserve d’ossigeno per i giocatori a bordo campo. Ma esiste già un precedente: la Nazionale argentina infatti, quando giocò proprio a La Paz contro la Bolivia, aveva assunto lo stesso metodo d’allenamento. Dopo aver sentito le motivazioni immaginiamo i portieri xeneizes un po’ più rassicurati, ma certamente non del tutto convinti: “Siamo giocatori di calcio, non di pallavolo”, e via di prese in giro. Allora che allenamento sia, tra bagher, muri, schiacciate e magari, se avanza tempo, qualche parata, giusto per non perdere l’abitudine.
Di Alberto Trovamala