Si sa i grandi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. E' il caso di Jonathan Biabiany che al Parma ci è tornato per ben tre volte. Una scelta voluta fortemente dopo un'esperienza negativa di un anno allo Sparta Praga, come lo stesso esterno classe '88 ha raccontato ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. "Sono molto contento di questa terza avventura al Parma, la città e la piazza mi piace molto e proprio per questo l'ho scelta. Dopo l’esperienza all’estero che non è andata bene, soprattutto a livello personale più che calcistico, ho ricevuto diverse proposte ma ho voluto il Parma proprio perché in passato mi ero trovato benissimo".
Il francese arrivato in agosto nella squadra emiliana, saltando il ritiro, non vedeva l'ora di riscattare l'ultima stagione partendo subito con il piede sull'acceleratore, ma dopo la prima partita contro l'Udinese, contro la quale era subentrato nel secondo tempo, collezionando circa 15' di gioco, si è fermato per una lesione di 1°-2° grado al retto femorale che lo ha costretto ai box per un mese. "Peccato per l’infortunio che forse ho subito perché sono arrivato dopo la preparazione, ma ho recuperato e sono andato in panchina con il Genoa. Ora sono a disposizione del mister".
"SPARTA
PRAGA? ESPERIENZA DA DIMENTICARE. AL PARMA VOGLIO FARE VEDERE CHI SONO"
"L’obiettivo di squadra è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, mentre a livello individuale vorrei tornare al 100% facendo vedere chi sono e soprattutto fare capire che l’ultimo anno è andato male non tanto per mie qualità ma per altri problemi. Allo Sparta Praga non erano inclini ad avere tanti stranieri nella stessa squadra. Essere fischiati dagli stessi tifosi non è stato facile".
L'esterno del Parma è tornato a parlare anche di un periodo difficile della sua carriera legato allo stop nel 2014 per un problema cardiaco, che gli era stato riscontrato durante una visita medica che il giocatore aveva effettuato presso lo staff sanitario del Milan, nell'ambito di una trattativa con i rossoneri che poi saltò proprio per la mancata idoneità. "Quando ho scoperto il problema cardiaco ero nel punto più alto della mia carriera, è stata una frenata. Il primo obiettivo era tornare in salute e poi tornare in campo. Dopo che sono andato in America a fare l’ultima prova ho avuto l’ok dei dottori e mi sono convinto di tornare. Ormai sono passati 4 anni e quasi mi sono dimenticato di quel momento. Fin dalla prima visita molto invasiva, il risultato era stato positivo e non ho mai pensato di dover smettere, ma se avessi dovuto farlo non avrei fatto drammi".
"DEVO TANTO ALL'INTER. SENTO ANCORA COUTINHO E KONDOGBIA"
"Io dell’Inter posso solo parlare bene. Lì sono cresciuto, ho fatto i prima passi da professionista e ho vinto le prime coppe. Dopo il problema cardiaco è stata la squadra che mi ha riaperto le porte, ho solo bei ricordi legati alla squadra e ai compagni. Posso solo ringraziare e nient’altro. Ho ancora dei contatti con dirigenti e giocatori, ho un ottimo rapporto con loro ed è bello sentirsi".
Sul talento del Barcellona Coutinho, suo ex compagno all'Inter afferma: "Quando era arrivato aveva impressionato tutti, gli mancava solo la fisicità perché aveva solo 17 anni ma si capiva che aveva grande talento. Lo sento ancora perché avevamo legato molto anche se ora è più complesso sentirsi perché è molto ricercato ma comunque ogni tanto ci scriviamo su Instagram. Sento anche Kondogbia. Lui è stato molto criticato in Italia, ma a volte è difficile arrivare in un campionato nuovo e dimostrare subito le proprie capacità. Serve un po’ di pazienza, ma io sono convinto che sia un grande giocatore e ora a Valencia ha trovato continuità e sta facendo molto bene"
"AMO IL TENNIS E QUANDO MIA MOGLIE NON C'E' MI METTO AI FORNELLI"
"Mi piace molto giocare a tennis e ogni tanto vado a giocare con mia moglie. Federer o Nadal? Preferisco Rafael. Mi piace dedicarmi nel mio tempo libero a diversi hobby e ora mi piacerebbe provare a giocare a golf".
"Mi piace molto cucinare, ma mia moglie è molto più brava di me e lascio più spazio a lei. Quando però va via per lavoro mi metto io ai fornelli. Mi piace sperimentare, aprire il ricettario e riproporre i piatti con grembiule e cappello in testa. Mi piace molto la cucina italiana, mia moglie mi ha insegnato ad assaggiare tutto ma prediligo i piatti di crudo". Con la speranza per i tifosi del Parma che la ricetta migliore la serva presto in campo.