Sei mesi all'Inter in cerca di riscatto, prestazioni positive ma una conferma da parte del club nerazzurro che, alla fine, non è arrivata. Il ritorno al Barcellona, la trattativa saltata con Il Betis: l'estate di Rafinha Alcantara è stata piuttosto movimentata. Eppure, alla fine, tutto è rimasto come all'inizio.
Il brasiliano, infatti, è ancora un centrocampista del Barça, la squadra dove è cresciuto e dove era tornato dopo il prestito all'Inter. E da dove, soprattutto, non si è voluto allontanare in estate nonostante le tante offerte ricevute. Una su tutte: quella del Real Betis di Siviglia.
Il club biancoverde, nella sessione di mercato appena conclusasi, era disposto ad uno sforzo importante per acquistare Rafinha, un giocatore che lo stesso Angel Haro, presidente del club, ha descritto come "la nostra prima alternativa a Lo Celso". Alla fine, Lo Celso al Betis ci è andato, ma prima che la trattativa decollasse ci è voluto parecchio tempo. Tanto che, ad un certo punto, si era deciso di virare proprio su Rafinha.
"Per Lo Celso il PSG chiedeva un obbligo di riscatto a cifre troppo alte, non ce lo potevamo permettere - ha spiegato Haro alla tv ufficiale del club -. Così, abbiamo puntato su Rafinha. Con il Barcellona eravamo d'accordo su tutto, ma il ragazzo non ne ha voluto sapere di impegnarsi con noi a lungo termine. E allora ci abbiamo riprovato per Lo Celso, e sapete tutti come è andata a finire", ha concluso.