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Data: 20/01/2019 -

Bestia nera reloaded, da una milanese all’altra: Inter, è ancora tabù-Sassuolo

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Dopo il doppio 7-0 tra il 2013 e il 2014, i neroverdi hanno perso contro l’Inter solo in un’occasione: il pari di stasera è l’8º risultato utile negli ultimi 9 confronti. Passando da incubo di una sponda del Naviglio all’altra…

Col passare del tempo, ormai, la storia sembra essere cambiata. Non a livello di città “colpita”, trovando in Milano e in San Siro un teatro dove esprimersi ancorabene e macinare punti, ma in maniera più specifica dal punto di vista dell’avversario.

Da incubo per il Milan, ripetutamente battuto e bloccato sotto la gestione Di Francesco, a insidia totale per l’Inter: se c’è ormai una certezza anti-milanesi, crescente negli ultimi tempi, si chiama Sassuolo. E lo 0-0 di stasera in casa nerazzurra, frutto di una prova brillante e di un colpaccio sfiorato con almeno tre palle gol nitide non trasformate, ne é l’ennesima prova.

Tornare brillanti, dopo 3 sconfitte consecutive e una difesa traballante (11 gol presi in 270’), e confermarsi più che ostici per i colori nerazzurri: il doppio schiaffo del 7-0, incassato tra il 2013 e il 2014, è ormai un lontanissimo ricordo. Perché il capitolo relativo alle ultime 9 sfide sulla tratta Milano-Reggio Emilia, fatta eccezione per l’unico successo interista firmato Candreva, non ha fatto che sorridere all’attuale squadra di De Zerbi: 7 vittorie (4 in casa e 3 in trasferta) e il pari odierno per guadagnarsi la licenza di nuova bestia nera dell’altra sponda del

Naviglio. Quella che ormai, dal lontano dicembre del 2016, non riesce più ad avere la meglio sull’undici neroverde.

Sempre più SaNsuolo insomma, verrebbe da dire: giocando col nome di uno stadio ormai amico, anche davanti alla splendida ed insolita cornice di 11.500 bambini in festa per 90’; focalizzandosi su un calcio bello e di qualità, uscendo brillantemente dal pressing, tenendo palla a terra e giocando con pochi tocchi. Specchio di un’idea che De Zerbi, utilizzando una massima di Benítez, porta avanti sin prisa, pero sin pausa. Senza fretta, tra alti e qualche basso, ma costantemente, con una certezza sempre più evidente: fare delle sfide contro le milanesi, attualmente più lato Inter, una piacevole abitudine. Tra punti, sorrisi ed applausi portati a casa.



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