Da quando è sbarcato a Bergamo, Gian Piero Gasperini ha riscritto qualsiasi record della storia dell'Atalanta: posizione in campionato, punti, gol, vittorie. La conquista della Champions League di due settimane fa è stata la ciliegina sulla torta di tre anni incredibili. Poi il rinnovo del contratto, l'avventura continuerà almeno anche per la prossima stagione. E all'allenatore piemontese arrivano riconoscimenti di ogni tipo: i tifosi della Curva Nord, settimana scorsa, hanno persino montato una sua statua in centro città. Ma non è finita qui.
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha proposto alla sua Giunta di concedere a Gasperini la cittadinanza onoraria. Nel regolamento comunale si legge che può essere attribuita "a chi si sia particolarmente distinto nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, in iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico o per rilevanti atti di liberalità, con la propria opera in favore della pacifica convivenza e della fratellanza, nonché per particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione".
La motivazione è quindi semplice: "Vista la sua professionalità, la sensibilità tattica e all’organizzazione di gioco che gli vengono riconosciuti da colleghi e giornalisti" e per "la qualificazione all’Uefa Champions League, un traguardo di grande valore sportivo che aggiunge lustro e visibilità all’intera città proiettata per la prima volta in una dimensione internazionale di grande prestigio". Come dargli torto. Un'iniziativa che dimostra, ancora una volta, il fortissimo legame che c'è tra città e squadra, tra Bergamo e l'Atalanta.