Isabella Internò condannata a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario. Nella giornata di oggi, martedì 1 ottobre, a Cosenza è stato il giorno della sentenza per il caso Bergamini. La famiglia dell'ex calciatore del Cosenza e alcuni ex compagni e tifosi hanno atteso la sentenza della Corte d'Assise che è arrivata intorno alle ore 19.
Caso Bergamini, la sentenza della Corte d'Assise
Un nuovo capitolo nel caso relativo alla morte di Denis Bergamini, avvenuta nel 1989. I Pubblici Ministeri della Procura di Castrovillari avevano avanzato una richiesta di 23 anni di reclusione nei confronti di Isabella Internò, l'ex fidanzata di Denis Bergamini, calciatore del Cosenza morto il 18 novembre del 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico in cause che non sono mai apparse del tutto chiare. La Corte d'Assise di Cosenza ha emesso la sua sentenza: Isabella Internò condannata a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario.
Luciano Conte, marito di Isabella Internò, è stato soccorso dall'ambulanza dopo essersi sentito male durante il processo.
Bergamini, Roberto Internò possibile coautore in concorso del delitto
Internò è stata condannata per omicidio volontario in concorso con ignoti. Escluse le aggravanti di aver agito col mezzo venefico e della crudeltà, concesse le attenuanti generiche. Interdizione totale dai pubblici uffici.
Decisa la trasmissione degli atti in procura di Assunta Trezzi, Concetta Tenuta, Dino Pippo Internò, Roberto Internò, Michelina Mazzuca, Luigi D’Ambrosio e Raffaele Pisano per falsa testimonianza. Per la figura di Roberto Internò atti rinviati in procura come possibile coautore in concorso del delitto.
Il messaggio del Cosenza
Di seguito il comunicato diramato dal Cosenza. "Era il luglio 2017 quando decidemmo di non assegnare più la maglia numero 8 a un nostro calciatore. Con quel gesto simbolico volevamo dare un segnale forte, augurandoci di arrivare un giorno a conoscere la verità sulla morte del nostro caro Denis Donato Bergamini. Oggi con la sentenza emessa in Corte d’Assise a Cosenza è stata scritta una pagina significativa e di attesa svolta nel lungo percorso processuale. L’opera di sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica in questi anni ha visto insieme tutti quanti – tanti, tantissimi – hanno sempre Denis nel cuore, in primis la cara Donata e la famiglia, i tifosi del Cosenza, a cui si sono uniti i tifosi di tutta Italia e oltre. Noi restiamo fedeli alla promessa fatta sette anni fa, custodi di quella maglia così importante e unica che in un futuro prossimo, ne siamo certi, potrà tornare in campo. E sarà l’inizio di una nuova storia di vita sportiva e non solo. Per Denis, per sempre".