Due vittorie prima della sosta, per far capire che a Benevento ci credono. E anche all'Acaya Golf Club, nella location salentina scelta per il ritiro durante la pausa, Roberto De Zerbi non ha smesso di dare indicazioni ai suoi. Perchè lui nel miracolo delle Streghe ci crede, come spiega alla Gazzetta dello Sport. "Non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Ora andiamo a Bologna, sapendo che in trasferta non abbiamo ancora ottenuto punti. I nostri modelli? Il Crotone di Nicola, certo, ma anche la Reggina di Mazzarri, che riuscì a salvarsi partendo da -11. Ce la possiamo fare, ma dipendeanche dagli altri".
De Zerbi non pensa al futuro. "Ho firmato un contratto fino a giugno. Non sarei stato onesto nello sfruttare una posizione già compromessa. Quando sono arrivato ero convinto che il Benevento non fosse da zero punti. Io voglio solo lavorare seriamente in una società seria. Ora abbiamo una base di gioco collaudata, ma cambieremo qualcosa a livello di uomini anche per abbandonare l'assuefazione alla sconfitta. Sicuramente ci mancheranno Ciciretti e Lucioni".
Una parentesi anche sul rapporto con Vigorito, diverso da un altro presidente con cui De Zerbi ha avuto a che fare. "Con Vigorito mi trovo bene, ci confrontiamo spesso. Sul mercato segue i miei consigli, così come io valuto i giocatori scelti da lui. Diverso era il discorso con Zamparini: non avevo voce in capitolo sui nuovi acquisti. Ma sapevo a cosa andavo incontro".