L'esordio di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento è terminato con un pareggio per 1-1 contro l'Ascoli, in casa allo stadio Vigorito. Il Pallone d'Oro 2006 ha inaugurato la sua prima esperienza italiana schierando la squadra con un 3-4-2-1, scegliendo Ciano e Improta come sostegni dell'unica punta Forte. Dopo un inizio di partita in salita, con la rete di Botteghin dopo appena 6 minuti, il Benevento è riuscito a reagire nella ripresa e i cambi dell'ex capitano della Nazionale italiana si sono rivelati efficaci.
Infatti, Cannavaro ha dovuto rivoluzionare la squadra nell'intervallo e deciso di inserire, tra gli altri, Farias al posto di Karic. Il brasiliano ex Cagliari ha ripagato subito il suo allenatore con un gol dopo appena 2 minuti dal suo ingresso in campo. Il Benevento ha poi sfiorato anche il gol del vantaggio con Simy, ma alla fine la gara è terminata con un pareggio. I giallorossi salgono quindi a quota 8 punti in classifica, a 3 lunghezze dalla zona playoff.
"Io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo sofferto un po' il primo tempo perché i ragazzi hanno questa paura che dobbiamo cercare di togliere. Avvertivo questa sensazione. Ho cercato di avere un po' più di gente avanti, i nostri quinti ragionavano più da difensori che da centrocampisti aggiunti. Nel secondo tempo abbiamo perso 3 giocatori e ne ho inseriti 3 esperti, che conoscono la categoria e possono fare la differenza. Fisicamente non stanno ancora benissimo ma questo lo sapevo. C'è da lavorare", ha detto Cannavaro a Sky Sport dopo l'1-1.
Ancora Cannavaro, che anche durante la presentazione ufficiale aveva sottolineato le difficoltà a livello mentale della squadra: "Ho detto ai ragazzi di stare sereni, devono giocare a calcio ma con la cattiveria, la scaltrezza che ci vuole nel campo di gioco. Emozione? No perché ormai alleno da tanti anni, però mi ha fatto piacere tornare in un campionato italiano anche se di Serie B. Ritrovo ex compagni, tanti amici. Sono contento".
Cannavaro: "Scudetto al Napoli? Me lo auguro"
Ancora Cannavaro, sulla propria scelta: "Perché ho accettato il Benevento? Volevo rimettermi in discussione, in questo anno ho parlato con tante società. Avevo rinunciato alla Polonia per motivi che poi sono cambiati, cercavo un qualcosa che mi permettesse di lavorare. Pasquale ha avuto il coraggio di chiamarmi, mi ha esposto il progetto. Ho accettato anche perché era vicino casa, perché mi ero stufato di aspettare: volevo allenare, non importa la categoria. È importante stare sul campo e condividere le idee con i giocatori. È un campionato meno tecnico ma non c'è problema, sono pronto a rimettermi in gioco".
Infine, Cannavaro ha chiuso la propria intervista a Sky Sport parlando di una squadra a cui è legato: "Napoli può vincere il campionato? Me lo auguro perché sono anni che la piazza chiede questo risultato, da anni sono tra le prime. Quest'anno sono partiti bene, purtroppo c'è la sosta: quando si rientrerà si capirà meglio la situazione".