Nicklas Bendtner sopra le righe. Come sempre. L'ex attaccante di Juventus e Arsenal ha rilasciato un'intervista a FourFourTwo ricordando il periodo tra i Gunners e una parentesi particolare avuta con Arsene Wenger. Bendtner, infatti, ha insultato e provocato l'ex allenatore con un intento ben preciso: quello di farsi mettere sul mercato per approdare in una nuova squadra. "Ci rispettavamo, siamo sempre stati onesti l’uno con l’altro - confessa il bad boy danese -. In quel momento però volevo lasciare l’Arsenal perché il Crystal Palace mi aveva fatto una grande offerta”.
Proprio all'Arsenal, Bendtner aveva rivelato il suo talento. Una crescita calcistica poi interrotta a causa di atteggiamenti scorretti fuori dal campo tra bravate, problemi con la giustizia e gioco d'azzardo. "L’accordo saltò perché il mio club non riuscì a trovare un sostituto - prosegue - e quando Wenger mi telefonò per dirmi che era spiacente, ma che non potevo andare, è stato un brutto colpo per me".
La risposta dell'attaccante fu aggressiva e calcolata: "Lo chiamai e lo insultati duramente. ‘Str***o’ e cose simili. In questo modo sarebbe stato costretto a vendermi, ma la cosa non ha funzionato. Mi spiegò che ero rimasto per il bene del club. Discutere con lui non fu bello ma fu l’unica volta che io mi comportai in quel modo. Solitamente era lui ad urlare contro di me", ha concluso l'ex giocatore.