Medhi Benatia torna bianconero. Nel 2010 fu l'Udinese a scovarlo nella Ligue 2 francese e a lanciarlo nel grande calcio. A distanza di 6 anni sarà la Juventus a dargli la grande possibilità di consacrarsi definitivamente. Di mezzo ci sono state le importanti esperienza con Roma e Bayern Monaco, ma Medhi, con eleganza, preferisce non fare paragoni.
"Non mi piace soprattutto una volta che la storia si è chiusa" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Roma per me è stata una piazza importante e l'ho sempre detto. Stessa cosa in Germania. Però oggi sono molto felice e fiero di essere un giocatore della Juventus perché qui si cresce anche a livello personale e si ha sempre l'opportunità di vincere trofei. Si lavora in modo naturale e questo porterà tanti altri risultati in futuro. Pjanic? La Juventus era già fortissima e pronta per vincere la Coppa, tanto che due stagioni fa è arrivata in finale e quella scorsa non meritava di uscire già agli ottavi contro il Bayern. Con il mio amico Mire questa squadra diventerà ancora più potente".
Con il centrocampista bosniaco Benatia ha un rapporto speciale: "Lo conosco dai tempi della Roma, però non c'è solo lui, io mi trovo molto bene con tutti: sono felice di aver ritrovato Asamoah dopo l'esperienza all'Udinese, lo stesso Pereyra. Si vede che questo è un gruppo di ragazzi spettacolari. E ancora devono rientrare i più "anziani". Numero di maglia? Mire mi ha raccontato che non era sicuro del mio arrivo, perché io avevo molte richieste e ogni volta che mi chiamava non potevo non rispondergli che non avevo ancora firmato nulla. Però ci stavo pensando e la Juventus mi interessava: a quel punto ha deciso di prendersi la 5, sono contento per lui e spero faccia una grande stagione".
Con Marko Pjaca e Gonzalo Higuain la Juventus può vincere tutto? "Sono giocatori di notevole valore: uno è giovane e bravo, l'altro ha già fatto grandissime cose nella sua carriera. L'ha detto anche Allegri: se la società lo vuole prendere e l'argentino è disposto a venire, sarà il benvenuto e ci aiuterà a vincere. Ad ogni modo non si deve pensare che siamo già campioni d'Italia o che il nostro percorso sia agevole: non sarà così. Allegri? Non lo conosco ancora bene, ma posso dire che con lui si lavora tanto, come del resto con Guidolin ai tempi dell'Udinese. Allegri è un tipo molto tranquillo e apprezzato da tutti i giocatori: è un top allenatore, è perfetto e ama starci vicino. A me non piace lavorare con una persona chiusa, che non ti parla mai: il mister è un punto di forza per noi".
Bayern? Lo stopper franco-marocchino ci tiene a precisare una cosa: "Mi dispiace che, il giorno della presentazione, qualcuno in Germania abbia interpretato le mie parole come una critica alla mentalità tedesca. Io non mi sono mai permesso di farlo, ho solo detto che tornare in Italia mi avrebbe reso felice, perché parlo meglio la lingua italiana e la vostra mentalità è più vicina alla mia. Al Bayern sono stato molto bene, ringrazio un gentleman come Rummenigge che non mi ha mai fatto mancare nulla. Il mio primo problema sono stati i continui infortuni, poi faceva molto freddo, la vita era un po' complicata. Sono in prestito con diritto di riscatto? Io so soltanto che rimarrò alla Juventus per tanti anni. Il resto non mi interessa".
Pogba? Benatia spera che il centrocampista francese rimanga nella Juve: "Paul è un mio amico, si è molto legato a questa società malgrado il fatto che ogni anno si parlasse della sua partenza. Non so se andrà via, però speriamo che rimanga: è un grande, può darci una grossa mano per riconquistare la Champions. Se invece la società deciderà di venderlo e lui avrà voglia di partire, gli farò un grande in bocca al lupo. Posso solo sperare che Paul faccia la scelta giusta. BBC? La difesa bianconera merita il massimo rispetto, è fortissima e mi aiuterà a crescere. Io sono venuto qui per dare una mano e darò le mie risposte sul campo".