Prima Son, adesso Ben Davis. Ancora Inghilterra e di nuovo l’incubo del servizio militare obbligatorio che contrasta con la passione per il calcio. Come era già successo al giocatore sudcoreano del Tottenham, anche il giovane di Singapore, impiegato tra le fila del Fulham U18, rischia tre anni di carcere per non aver ancora svolto il servizio civile nel suo paese. A Singapore, infatti, tutti gli uomini di età superiore ai 18 anni devono dedicarsi per due anni al lavoro di militare, salvo esenzione o speciali permessi. A Davis, però, non è stato concessa alcuna autorizzazione.
Il centrocampista classe 2000 ha firmato il rinnovo col Fulham a luglio, diventando il primo giocatore di Singapore a sottoscrivere un contratto da professionista in Premier League. La mancata autorizzazione a saltare il servizio militare, di solito concessa a sportivi olimpionici e regolari, aggrava però la situazione di Davis. Il ministro della Difesa di Singapore sulla questione ha dichiarato: “ll signor Benjamin Davis è un esponente del servizio nazionale. Non ha finora svolto i suoi obblighi. E si trova all’estero senza un permesso di uscita valido”.
Si è espresso sul caso anche un portavoce della FAS (Federazione calcistica di Singapore): “Siamo estremamente delusi da Benjamin Davis. È totalmente irresponsabile da parte sua, e del padre, rinnegare l’assicurazione sottoscritta con la FAS e il non rispettare l’impegno di giocare con la squadra nazionale di Singapore. Davis ha vissuto nel paese per molti anni, beneficiando delle risorse utilizzate per istruirlo e addestrarlo come calciatore durante questo periodo di tempo. Fu invitato a giocare per la nazionale e lui accettò”.