28 agosto 2017, 12 maggio 2019. È irregolare, ma dà proprio l’idea di essere un cerchio che si chiude. A parlare è la foto che trovate in alto: maglie quasi simili, stesso numero del pantaloncino del giocatore del Torino, stesso gol. Rovesciata. Andrea Belotti, allora, era mister 100milioni, quello che dopo aver disputato una stagione alla grande con Mihajlovic sembrava partire fortissimo, per portare il Toro in Europa.
Quest’anno, il Gallo non è più stato mister 100 milioni. E non è nemmeno partito forte. Ma è cresciuto, eccome. E dopo aver sbagliato un rigore, ha segnato due reti: una da bomber, l’altra da campione. 3-0 allora, 3-2 adesso: la rovesciata ha regalato tanti applausi in quella partita, ha portato tre punti fondamentali per la lotta all’Europa adesso, con il Torino che battendo il Sassuolo ha ancora a disposizione due partite per poter sognare una qualificazione che in questo 2019 sembra, numeri alla mano, appartenergli forse di diritto.
Due gol di Belotti, uno di Zaza. Per una volta da quando sono entrambi in squadra insieme, l’attacco del Torino ha fatto gol con i suoi due attaccanti. “Sono contento per Simone, è un grande lavoratore e se lo merita” ha dichiarato il Gallo a fine partita. Anche perché i fischi per l’ex Sassuolo (toh) si sono sentiti sia alla lettura delle formazioni, sia quando è entrato in campo. Non erano tantissimi, ma hanno colpito. È la sua quarta rete, la seconda davvero decisiva (gol all’andata con il Chievo da tre punti, gol della rimonta oggi). Belotti lo applaude, lo stadio pure. Un cerchio che si chiude, un potenziale ciclo che si apre. L’Europa manca solo sei punti.