Oggi, 6 luglio, è stato anche il giorno dell'ufficialità di Raoul Bellanova: l'esterno ora è a tutti gli effetti un nuovo giocatore dell'Inter (QUI tutte le ultime news di calciomercato).
Il giocatore, dopo l'annuncio social del club nerazzurro, ha anche rilasciato le sue primissime dichiarazioni dopo il trasferimento, pubblicate proprio sui canali ufficiali della società: "È difficile descrivere le emozioni che sto provando, perché sto realizzando il sogno di quando ero piccolo. Arrivo a giocare nella squadra per cui tifavo da piccolo. È un sogno che si avvera, spero di ripagare la fiducia che la società ha riposto in me", così ha esordito il nuovo esterno dell'Inter.
Bellanova-Inter, le sue prime parole nerazzurre
Il piccolo Raoul è cresciuto a pochi passi dallo Stadio Giuseppe Meazza: è arrivato a giocarci da ospite, ma adesso ne sarà uno dei padroni di casa. "È sempre stato un sogno poter giocare al Meazza, anche quest'anno è stato emozionante, da brividi, poterci giocare da avversario. Non vedo l'ora di rientrarci con la maglia nerazzurra".
"Le esperienze che ho fatto mi hanno aiutato tantissimo per arrivare qui, forse mi hanno aiutato soprattutto quelle negative - ha poi raccontato Bellanova. Ovviamente adesso arrivo in una realtà più grande, dove tutto sarà più difficile, ma non vedo davvero l'ora di cimentarmi in questa realtà".
"Dovrò migliorare tanto, Inzaghi saprà come aiutarmi"
Per caratteristiche, Bellanova è un terzino molto offensivo. Parole sue: "Sono un esterno più offensivo che difensivo, mi piace avere la palla tra i piedi e puntare l'uomo. So che devo migliorare in molte cose, ma sono giovane e ho tempo davanti".
Molto, per migliorare, passerà dai consigli dell'allenatore Simone Inzaghi, che potrà essere un'ottima guida per lui: "C'è tantissima voglia di cominciare, il mister ha valorizzato diversi giocatori nel mio ruolo. Non vedo l'ora di lavorare con lui, con la squadra e con questi colori. Ai tifosi mando i miei saluti, sono sicuro che troveremo tanto affetto da parte loro, come è sempre stato", ha concluso Raoul Bellanova.