Italia-Belgio, l'attesa è finita. C'è grande scetticismo intorno alla squadra azzurra, come da tradizione. Scaramanzia o reale timore dei "diavoli rossi"? Tra gli ottimisti c'è uno straniero che conosce bene il nostro campionato, Valon Behrami:
"In Italia siete troppo pessimisti" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport- "Il Belgio è un brutto cliente, ma voi non siete da buttar via. Avete il modulo giusto per fargli male. Abbiamo giocato con il Belgio meno di 20 giorni fa, perdendo 2-1: la mettono sull’uno contro uno, confidando nel maggiore tasso tecnico. Gli azzurri, invece, giocheranno compatti e il 3-5-2 di Conte può metterli in crisi. Se tenete botta nei primi venti minuti, quando proveranno a schiacciarvi, allora la partita cambia. Non è mai facile mettervi sotto. E avete un c.t. che sa motivare i giocatori. Un vero leader, il mio più grande rammarico è legato a lui. Svizzera? Il nostro obiettivo è passare il girone. Gli azzurri, invece, non mi stupirei se arrivassero in fondo".
Behrami spiega perché ha questo rammarico: "Gennaio 2012, mi chiama Conte: 'Vieni alla Juventus, ho bisogno di uno come te'. Ci sarei andato di corsa, ma la Fiorentina non mi lasciò partire e presero Padoin. Se fossi andato io, avrei vinto un bel po’ di trofei. Poi andai al Napoli. Sono stato benissimo, con Mazzarri ho legato tanto. Ho sbagliato a trasferirmi in Germania. Troppa fretta. Ora ritrovo Mazzarri al Watford, mi ha già telefonato: 'Non fare scherzi, resti con noi'. Dico la verità, senza di lui in panchina, non so come andava a finire. L’Italia mi manca, la mia famiglia vorrebbe che giocassi lì. Ma c’è Mazzarri e quindi...".