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Data: 09/12/2016 -

Bayern, Rummenigge: "La Juventus vuole la rivincita in Champions? Bene, potrebbe essere un vantaggio per noi"

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Quando uno lasciava Milano, sponda nerazzurra, l'altro arrivava in rossonero: era il 1987. Carlo Ancelotti e Karl-Heinz Rummenigge hanno dovuto aspettare quasi trent'anni per ritrovarsi e hanno scelto la Germania per farlo. Il rapporto è "idilliaco":

"Il rapporto con Carlo è molto di più che un normale rapporto tra dirigente e allenatore. E’ una vera amicizia" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Ci vediamo spesso anche fuori dal campo, a cena, anche l’altra sera con amici. Io cerco di dare una mano, se possibile, per aiutarlo ad ambientarsi. Il calcio tedesco è diverso da quello italiano, inglese, spagnolo, francese in cui lui ha lavorato nel passato. E il nostro rapporto è idilliaco".

Secondi in campionato e Champions, delusione? "Tutto sommato finora sono contento, siamo in corsa su tre fronti. Adesso aspettiamo lo scontro diretto con il Lipsia per provare a passare la pausa invernale da capolista. Timori per il sorteggio di Champions? No, non ci sono timori. Abbiamo sbagliato soltanto una partita, quella di Rostov, con la vittoria avremmo potuto vincere il girone, non è andata bene, ma niente di grave. Non c’è troppa differenza fra prime e seconde, solo qualche piccolo vantaggio. Il quadro non è simile a quello dell’anno scorso o di due anni fa, quando lo squilibrio era molto più evidente".

Juve e Napoli sono prime, come giudica un possibile viaggio in Italia? "Non è da escludere, il Napoli è una buona squadra, non va proprio sottovalutata, e con la Juve abbiamo avuto già molte esperienze nel passato, sia positive che negative. Nell’edizione scorsa abbiamo segnato il 2­-2 al 91’ altrimenti eravamo fuori, sappiamo che la Juve è forte. E’ normale cercare il riscatto, anche per noi certe volte è così. Però se punti solo alla rivincita magari sei troppo gasato e finisci per perdere. Non c’entra chi prendi, adesso comincia la vera Champions. Per club come noi, la Juventus, il Barcellona, il Real Madrid la qualificazione è un obbligo. Adesso arriva il difficile".

Qualche pari di troppo per Ancelotti: "Quando vincevamo sempre si pensava già a una stagione noiosa. Invece non è così e io sono contento per l’interesse del nostro calcio. L’unica cosa che non mi sta bene sono i troppi pareggi in Bundesliga. Perdere una partita, come è successo a Dortmund, ci sta. Ma i pari con Eintracht, Colonia, Hoffenheim mi hanno dato più fastidio che la sconfitta. In questo mese dobbiamo recuperare quei punti".

Il Lipsia non molla: "Ci vuole tutto il rispetto possibile, gioca molto bene, con un calcio veloce e tattico. Parlavo con gli amici dell’Arsenal poco tempo fa e mi consigliavano di fare attenzione. Loro nella stagione scorsa aspettavano il crollo del Leicester e poi non è crollato e ha vinto la Premier. Noi non dobbiamo commettere questo errore, tocca a noi il 21 dicembre dimostrare la nostra forza. Sarà una finale natalizia. Il Lipsia ha alle spalle la Red Bull con un marketing budget da circa due miliardi. Adesso investe di più in Formula Uno, ma se si butta con decisione sul calcio diventa una seria concorrente. E a me piace che ci siano altri club che possano dare emozioni al nostro calcio e non i soliti. Regalo di Natale? Diventare capolista in Bundesliga. Sarebbe il Natale migliore, un gran bel regalo".



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