Pep Guardiola si prepara alla sfida da dentro o fuori di domani sera, contro una Juventus rimaneggiata ma pur sempre pericolosa: “La Juve è la Juve, hanno uno spirito che la fa essere una squadra forte, indipendentemente da chi gioca – esordisce l’allenatore spagnolo in conferenza stampa – Conosco la mentalità italiana e so che hanno vinto molti titoli così. La Champions League è un obiettivo, so che qui manca e accetto la pressione che ne deriva – prosegue Guardiola – Se non vinciamo domani sarà come gli ultimi anni, ma naturalmente vogliamo migliorare e passare il turno”.
La Juventus sarà dunque un avversario ostico, forse ancor più dell’andata: “Sono forti dietro e possono fare male in attacco, la mia impressione è che siano anche migliorati, dopo averli affrontati. Invidio molto la loro fase difensiva, a me non piace difendere ma la ammiro davvero tanto. Non so come giocheranno, ancora non ho i poteri per leggere nella testa di Max. Il calcio italiano? Lo conosco bene. Gli basta poco per ammazzarti, questo mi piace di loro”.
Riguardo la formazione titolare che scenderà in campo e la possibilità di recuperare gli infortunati, non si sbilancia: “Spero che Robben giochi, ma ancora non lo so”, con un leggero scuotimento di testa che non lascia presagire notizie positive per l’olandese. Poi, un accenno su Vidal: “Ha giocato bene le ultime, ha grande esperienza e non teme nulla – afferma Guardiola - ha avuto bisogno di tempo per adattarsi ma adesso conosce tutto e noi conosciamo meglio anche lui”.