Sabato 2 aprile, un pomeriggio che Enzo Barrenechea non dimenticherà tanto facilmente. Il centrocampista argentino classe 2001 ha trovato infatti il suo primo gol con la maglia della Juventus U23. Una rete fondamentale, che è valsa il pareggio contro la Virtus Verona dopo una striscia negativa di tre sconfitte consecutive per i giovani bianconeri. Una sorta di cerchio che si chiude soprattutto per lui. Voltandosi, vedrebbe che di strada ne ha fatta eccome.
Barrenechea, dall'infortunio al gol
Nel maggio 2021 il terribile ko, che gli è costato uno stop lungo nove mesi: "Un giorno che non scorderò mai. Giocavamo contro il Genoa e dopo 2′ del secondo tempo mi sono rotto il crociato e mi è caduto il mondo addosso“, raccontò nel format promosso dalla Juventus “Bianconeri Next Gen”.Da quel momento sono passati 272 giorni prima di rivederlo in campo. Un periodo lungo quello della riabilitazione, affrontato con il sostegno della famiglia, degli amici e di un compagno - Soulè - che è diventato come un fratello: "Abbiamo vissuto molti momenti insieme e condiviso tante cose".
Dall'Argentina alla Juventus: che viaggio!
I primi calci Barrenechea li ha dati rincorrendo un pallone per strada, poi Villa Maria e Newell’s Old Boys, dove ha inizio la sua carriera. Nell’estate del 2019 arriva la chiamata dal Sion, in Svizzera, ma il centrocampista non riesce a trovare la sua dimensione. Dopo pochi mesi è la Juventus a bussare alla sua porta.
L'inizio non è stato semplice causa sospensione per Covid, poi 4 gol e un assist nella stagione seguente prima dell'infortunio del 22 maggio, il giorno prima del suo compleanno. Il gol alla Virtus Verona sì, chiude un cerchio. Adesso guarda ancora più avanti, al debutto con la Juve dei grandi. Come il suo amico Soulè.