"Qui si respira subito la passione e l'amore che si vivono per la squadra di calcio. È una piazza di serie A a tutti gli effetti. Il sogno di ogni dirigente è trovare stabilità e continuità per un progetto, e la mia idea qui è questa". Due anni fa lo aveva cercato anche il Milan. Nel mezzo c'è stata la seconda salvezza consecutiva a Verona, seguita da un esperienza chiusa in quattro mesi a Carpi e da sei mesi positivi a Genoa, sponda rossoblù. Sean Sogliano riparte da Bari: questa mattina la sala stampa dello stadio San Nicola ha ospitato la presentazione del direttore sportivo, che prende il posto che per un anno e mezzo è stato di Razvan Zamfir. A presentarlo il presidente biancorosso, Cosmo Giancaspro: "Sogliano ha avuto più pazienza nel prestarmi ascolto, con lui avviamo un progetto sul medio-lungo periodo. L'annuncio è maturato con due giorni di ritardo rispetto alla data di mercoledì, che avevo fissato-ha spiegato Giancaspro-è stata una settimana lunga, intensa, fatta di passaggi preliminari all'iscrizione e di tanti incontri fatti di persona. Zamfir si è comportato da vero uomo, abbiamo individuato il percorso per giungere alla risoluzione del contratto. Sogliano è persona di calcio e dotata di grande moralità, ho grande fiducia in lui".
Sogliano riparte da Bari, il Bari riparte da Sogliano. Legame doppio, con alla guida un ds che ha raggiunto per la prima volta la serie B cinque anni fa a Varese, guidando la scalata dall'Eccellenza. I playoff, come per la squadra pugliese in maggio (ko per 3-4 nei quarti di finale contro il Novara) sono stati amari anche per lui, fermato in finale dalla Sampdoria. Il salto l'ha conquistato a Verona, dove ha scoperto talenti come Iturbe e Jorginho. 45 anni, carattere "riservato" per sua stessa ammissione, ma già concentrato sul campo: "Mi piace condividere tutto con squadra e staff. Preferisco vivere la partita in panchina vicino ai giocatori, ma nel massimo rispetto dei ruoli. Il direttore sportivo deve vivere l'ambiente a 360 gradi. Credo che il ds debba avere un ruolo decisionale, debba portare soluzioni e non problemi all'allenatore e che debba assumersi sempre le proprie responsabilità. Quando non sono stato bene in una piazza, come a Palermo, ho rescisso il contratto dopo sei mesi nonostante un contratto triennale. A me la poltrona non è mai interessata. Bari è una sfida, con grandi attese da parte della piazza: e a me le sfide piacciono. Sono grato al presidente che mi ha scelto e alle persone che mi hanno accolto, come l'avvocato Biga".
Il curriculum parla per Sogliano: esperienze pluriennali (come a Varese e Verona) o repentini cambi di rotta (Carpi, Genoa, Palermo). "Non sono mai sceso a compromessi, sono un dirigente all'antica". Ora una missione non semplice, quella di Bari: si parte con "un mese di ritardo" e con una rosa che conta 20 tesserati, comprendendo i giovani Scalera e Castrovilli. Facile immaginare una rivoluzione tecnica: "Dobbiamo fare scelte buone e in fretta-ammette Sogliano-io non ho preclusioni circa le operazioni da fare. Possiamo cercare calciatori in A, in B così come nelle categorie inferiori, o all'estero. L'essenziale è avere gente affamata. Giocatori di proprietà? Per una società possono rappresentare un peso o un capitale. Io ho sempre cercato di creare nelle piazze in cui sono stato la possibilità di dar vita a uno zoccolo duro sul quale lavorare". Rosina è uno dei nomi più caldi per la piazza: "È chiaro che quando ci sono dei cambi di proprietà, i primi passi da fare sono volti a dare credibilità e solidità al progetto. Il mercato è importante, ma più importanti ancora sono le persone che ci sono: le trattative durano due mesi. Il diritto di riscatto per Rosina è scaduto il 22 giugno, sicuramente ne riparleremo quando inizieremo a lavorare sul mercato". Nessuna fretta di "comprare tanto per prendere", ma voglia di "fare scelte mirate. Sicuramente i calciatori che sono stati qui negli ultimi anni
Nel weekend sarà già tempo di trattative in casa biancorossa. E l'alba della prossima settimana porterà in dote il nome del nuovo allenatore. Per il ruolo è stata corsa a due tra Roberto Stellone e Giuseppe Sannino, ma a prevalere è stato il primo, che arriverà a Bari lunedì: "Ho fatto dei sondaggi su alcuni nomi-ammette Giancaspro-e mi sono concentrato su 2/3 nomi importanti. Abbiamo lavorato su profili con esperienza in A e in B. Ne abbiamo parlato con il direttore sportivo, che ha carta bianca su questi nominativi". Due nomi che rispondevano e rispondono alle idee di Sogliano: "Ho incontrato Stellone, che conoscevo come allenatore ma non come persona-spiega il ds-stiamo risolvendo dei dettagli. È uno dei migliori allenatori del momento e siamo contenti, se tutto andrà bene, di averlo a Bari. Per quanto riguarda Sannino, è un ottimo allenatore ma sono convinto che a breve dimostrerà nella squadra che andrà a guidare di saper fare bene anche senza Sogliano".
Luca Guerra