"Meglio protagonista in B che penultimo in A? Se la piazza è Bari, sì". Aniello Salzano non usa mezzi termini: dalla Calabria alla Puglia è sceso di una categoria, ma le ambizioni restano immutate. Il suo arrivo a Bari coincide con una rampa di lancio, o meglio "di rilancio". Era stato tra i protagonisti della cavalcata vincente dei calabresi nella storica promozione sotto la guida di Ivan Juric e nelle prime sette partite del Crotone in A era sempre stato titolare: "Il calcio è fatto così, ognuno fa le sue scelte e vanno rispettate-spiega il centrocampista classe 1991 in sede di presentazione ufficiale-con mister Nicola il rapporto era buono: nelle prime otto partite ero quasi sempre titolare e mi schierava nel cuore del campo. Poi qualcosa è cambiato". Una scelta, quella di legarsi al Bari fino a giugno 2019, che guarda al futuro: "A Crotone stavo benissimo, è stato un onore fare parte della storia della società ma era arrivato il momento di fare una scelta: così ho scelto il Bari. Qui c'è un progetto importante, ho parlato con il ds Sogliano e mi ha convinto. In realtà ero d'accordo da qualche giorno, era il Crotone che non mi mollava..." ci ride su. Come quando gli chiedi se ha qualcosa da farsi "perdonare" con i tifosi biancorossi: L'anno scorso ha segnato un solo gol, peraltro su rigore. A chi? Al Bari, nel 4-1 dello Scida. "Mi piace calciarli, ma qui ci sono tanti calciatori bravi dal dischetto. Lascio il compito a loro".
Unione Venezia, Portogruaro e Tuttocuoio, prima del calcio che conta. Salzano fa rima con corsa e sacrificio, ciò che Colantuono gli chiede nel suo centrocampo: "Mezzala o mediano? Nasco mezzala, ma ho imparato a fare interdizione bene l'anno scorso con Juric". I consigli sono d'autore: "Davide Nicola mi ha parlato molto bene di Bari, come Manuele Cacicia". La pausa non gli ha fatto paura: 500 minuti in stagione, ma la condizione atletica è ottima, assicura. " Mi servono solo partite e continuità: oggi al primo allenamento mi sono subito trovato bene con i compagni". Soprattutto con Floro Flores e Maniero, con i quali condivide le radici napoletane: "Mi sentivo a casa parlando con loro, sono grandi calciatori". La partenza di 2017 è stata negativa, con il ko di Cittadella: "Peccato perchè vincendo saremmo andati a -7 dal secondo posto-racconta sognando ancora la promozione diretta- Dobbiamo cercare di vincere quante più partite possibile, in B devi correre più degli altri. Ora siamo noni e dobbiamo vincere tanto e bene, è questa la ricetta". All'orizzonte il primo scontro diretto, sabato al San Nicola contro il Perugia che detiene l'ottavo posto a +2 sul Bari. Di fronte anche una vecchia conoscenza dei tempi di Crotone: "Dezi è un gran giocatore, può arrivare in serie A. Noi dovremo fare una grande partita e sfruttare al massimo queste partite in casa".