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Data: 12/12/2017 -

Bari, Sabelli va di corsa: “Pronto per giocare dal 1’, dimentichiamo il ko contro il Palermo”

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Sette mesi, oltre 200 giorni, nel mezzo un cambio di guida tecnica in panchina e una mezza rivoluzione in organico. Stefano Sabelli è tornato a tastare il campo dopo quel crack al crociato in un pomeriggio di inizio maggio al “Partenio-Lombardi” di Avellino, in un pomeriggio che risuonava come una beffarda sentenza: Bari fuori dai playoff di serie B 2016/2017 e il terzino destro, uno dei più positivi della scorsa stagione, costretto a un lungo stop. Un movimento controtempo, torsione della gamba e urla che non avevano lasciato spazio a dubbi: così l’estate del 24enne cresciuto nel settore giovanile della Roma, ha avuto come campo base Villa Stuart, dove ha svolto l’intero percorso riabilitativo. Il 12 novembre il ritorno tra i convocati contro il Pescara, il 29 novembre la prima partita ufficiale in Tim Cup contro il Sassuolo e domenica l’ingresso a 15’ dalla fine nel ko interno (0-3) dei biancorossi contro il Palermo. “Sto bene –ha spiegato il numero 4 del Bari- è stato un intervento lungo e difficile, ma ora sono pronto e al cento per cento. Stare fuori e non poter dare il proprio contributo è stato difficile”.

A Bari dal 2011 con breve intermezzo al Carpi due stagioni fa, Sabelli è uno dei veterani della rosa di Fabio Grosso quanto a militanza: “Avevo molta curiosità di conoscere il mister e penso che farà strada –dice del suo nuovo allenatore- Conosce il calcio e ha creato un gruppo genuino e con una precisa identità”. Da un terzino a un ex laterale difensivo, inevitabile parlare di tattica: con la difesa a 3 il Bari ha rimediato una sconfitta difficile da digerire al San Nicola contro il Palermo. Per Sabelli occorre andare oltre i numeri: “Non è importante se giochiamo in difesa a tre o a quattro, ogni modulo ha i pro e i contro, è importante come si sta in campo. Ho visto quindici partite allo stadio, in tribuna con la sciarpa in mano, o da casa e ho un giudizio positivo sulla squadra perché abbiamo una identità ben definita: a parte due partite, non abbiamo mai demeritato”.

Con Anderson e Morleo ai box per infortunio e Fiamozzi e D’Elia di ritorno da guai fisici, per Sabelli le porte d’accesso all’elenco dei titolari potrebbero aprirsi già sabato prossimo, a Perugia. Il diretto interessato gioca sulla difensiva: "A Perugia in campo dal primo minuto? Come tutti i calciatori vorrei giocare ogni partita, sto bene ma conta prima che il Bari vinca, con o senza Sabelli in campo”. Rialzare la testa dopo due sconfitte, per non perdere terreno una serie B mai così compatta quanto a classifica: “Quest’anno ci sono i presupposti per fare bene –assicura Sabelli- poi dove arriveremo lo vedremo a maggio. Ora pensiamo a giocarci tutte le partite: dobbiamo trovare continuità ed equilibrio. Il campionato è lungo e con una sconfitta si può passare dal primo al quinto posto”. Come è successo al Bari con i ko contro Virtus Entella e Palermo. Che il difensore romano vuole dimenticare in fretta, tornando a correre per sé e per il Bari: “Addio a gennaio? Non ci penso proprio. Tre anni fa mi sarebbe piaciuto arrivare in A con il Bari. Ora mi vedo ancora qui”.



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