Bari, Polito: "Portanova? Una chiacchierata, ma non sono un giudice. F...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 09/02/2023 -

Bari, Polito: "Portanova? Una chiacchierata, ma non sono un giudice. Futuro Cheddira e Caprile: vi spiego"

profile picture
profile picture
Il Direttore Sportivo del Bari, Ciro Polito, è intervenuto in conferenza stampa per tirare le somme sul calciomercato di gennaio dei biancorossi
Il Direttore Sportivo del Bari, Ciro Polito, è intervenuto in conferenza stampa per tirare le somme sul calciomercato di gennaio dei biancorossi

È tempo di tirare le somme sul calciomercato invernale per Ciro Polito, Direttore Sportivo del Bari. Il DS napoletano si è presentato in conferenza stampa nella giornata di giovedì 9 febbraio, parlando di quella che è la struttura dei biancorossi dopo gli acquisti e le cessioni di gennaio: "Il Bari ha un giusto mix di giocatori giovani ed esperti. Ha una base per costruire il Bari del futuro. Ci sono giocatori delle categorie inferiori e giocatori pronti, il tempo dirà dove arriveremo".

 

polito-conferenza-bari-gennaio-gdm.jpg

 

Bari, Polito: "Portanova, non sono un giudice. Valoti? Ero su di lui fino all'ultimo"

Passando ai retroscena di mercato, Polito ha parlato di quella che è stata la trattativa per Manolo Portanova, contestata dai tifosi per le vicende giudiziarie che lo coinvolgono: "Partiamo da un presupposto: sono una persona che nella vita non giudica. Ho ragionato un po' su me stesso. Penso che bisogni dare delle possibilità a delle persone che in Italia sono cittadini liberi. Qualora il giocatore avesse fatto un reato definitivo, non l'avrei preso in considerazione. Lui è un giocatore molto forte, c'è stata una chiacchierata ma non portata a termine, senza considerazione. Poi sono arrivate le critiche. Quello che faccio non lo faccio per me stesso, ma per il Bari. Viviamo in un mondo in cui bisogna rispettare tutto e tutti, lo stavo facendo per il Bari. Io non posso giudicare il reato del ragazzo, che se colpevole pagherà". Sulle tempistiche che hanno coinvolto la trattativa Portanova, intavolata il penultimo giorno: "Non penso sarebbe cambiato qualcosa prima, il pensiero della gente è da rispettare. Hanno avuto una reazione contraria, siamo in un mondo democratico dove ognuno la pensa come vuole. Secondo me la reazione sarebbe stata uguale. E' un ragazzo che sta pagando le sue conseguenze, quando sarà si vedrà".   

 

manolo-portanova-genoa-image-gpo.jpg

 

Sulle risorse economiche messe a disposizione dalla società: "Per quanto riguarda le risorse, non sono importanti secondo me. Ciò che conta è quello che è arrivato il Bari. Perchè all'ultimo? Perchè gennaio è un mercato di opportunità. Tutti ci facciamo prendere, può darsi che non si facesse niente, ma questo Bari non è stato smantellato. Dovevamo fare una mezz'ala per numero, poi con l'infortunio di Ceter volevo cautelarmi. Ma non è per quanto si spende che si giudica la qualità. Il livello dei calciatori in Serie B è medio, ma il loro valore è molto alto. Il Bari è in lotta per qualcosa di importante, è stato fatto un lavoro certosino. Il mio calcio non è fatto di nomi, lo faccio in modo diverso. Noi cerchiamo di lavorare sulle qualità, i nomi non ci servono. Ci sono società che hanno investito tre volte rispetto al Bari. A gennaio le società che investono sono quelle in difficoltà. Qualche opportunità l'ho avuta, ma come vedete Valoti è rimasto a Monza a giocarsi la A. Io ci sono sempre stato sopra, ma è rimasto lì. Per Benali volevo trovare una soluzione a Scavone, quindi ho fatto un lavoro sfruttando tutto. Ho preso giocatori con età giusta che qualche campionato l'hanno vinto, e sono ragazzi top, anche duttili. Siamo andati a prendere dalla C qualche ragazzino, per vedere come verranno fuori. Noi non siamo una squadra che spende e spande, pagando tanti soldi i giocatori. Tutti ci hanno richiesto Cheddira, che ha un contratto umile, quindi dobbiamo stare attenti".

Su Scheidler, arrivato in estate come l'acquisto più oneroso del Bari: "E' un giocatore con caratteristiche particolari. Non si è espresso al massimo, è vero, ma non è che ha giocato tutte queste partite. Davanti abbiamo un giocatore devastante (Cheddira, ndr.), Scheidler l'ultima da titolare ha fatto gol e assist. E' vero: ha perso un po' di fiducia, ma io ho fiducia in lui. Poi se parli dell'investimento, se vai a vedere quanto hanno speso le altre, capisci che è una spesa giusta".

 

polito-bari-gpo-1280x801-min.jpg

 

A Cheddira verrà fatto un nuovo contratto con adeguamento dell'ingaggio? Questa la risposta di Polito: "Ha un contratto con noi per ancora due anni, anche lui ha espresso la volontà di andare avanti col Bari. Poi più avanti vedremo". Caprile e Cheddira, perderli a giugno: "Parliamo di qualcosa che non c'è. Anche Osimhen in estate possono comprarlo i grandi club. La volontà di Cheddira di rimanere a Bari è stata altissima, però in ogni lavoro c'è anche l'ambizione personale. Se ci saranno 7-8 squadre di Serie A, come si può trattenerlo se è il suo sogno? Io penso al momento. Poi quando arriveremo in fondo, tireremo una linea. Se verranno ceduti, arriveranno dei soldi che saranno reinvestiti".

Le ambizioni del Bari

Si può chiedere di più al Bari? Ecco cosa ha risposto Polito: "Quello che sta facendo il Bari quest'anno è sotto gli occhi di tutti. Io a Mignani ho da recriminare poco. Siamo una squadra che gioca, ed è neopromossa. Il materiale c'è, ormai è passato più di un girone quindi non è frutto della casualità. Bisogna battersi gara per gara. Non dimentichiamoci però da dove veniamo. Se poi al primo anno siamo in grado di rimanere nei primi 2 o nei primi 8 posti, sarà stato fatto un lavorone. La squadra è rimasta più o meno la stessa, con qualche giocatore che ha alzato il livello della competizione. Supportiamola questa squadra".

Sulle ambizioni della squadra, Polito non ha tenuto peli sulla lingua: "Volete che diciamo che vogliamo andare in Serie A? Bisogna lavorare. Noi non giochiamo per perdere. Se volete sentirvi dire che vogliamo andare in Serie A, allora lo diciamo, ma noi non giochiamo per perdere, sarebbe assurdo. Un altro attaccante? Reputiamoci fortunati: abbiamo il capocannoniere di Serie B, abbiamo dato Salcedo da cui mi aspettavo di 6 mesi in più e preso un altro giovane forte. Invece di dire 'siamo felici', parliamo sempre di quello che non è arrivato. Abbiamo 7 attaccanti, ci sono degli equilibri da rispettare. Io sono molto attento a questo. Invece delle chiacchiere, noi vogliamo fare i fatti, e fin qui li abbiamo fatti. Dalla mia bocca non sentirete mai parole illusorie per la gente. Io agli obiettivi arrivo coi fatti"

 

cheddira-bari-credits-tess-lapedota-min.jpg
Foto di Tess Lapedota

 

Su Folorunsho, arrivato in estate in prestito dal Napoli, Polito ha parlato così: "Folorunsho è un giocatore che ho voluto fortemente. Credevo potesse essere un'arma in più del Bari e si è rivelato tale. Futuro? Si vedrà, potrà essere anche acquistato dal Bari se possibile"

Di Cesare ha rinnovato il suo contratto per un altro anno pochi giorni fa. Polito è fiero del capitano biancorosso: "E' l'incarnazione del Bari. E' venuto in Serie D, è giusto chiuda la carriera al Bari. Per quello che sta facendo merita la riconoscenza. Lui sarebbe comunque rimasto in società. Il senso di appartenenza che ha è altissimo. Non ha mai fatto prevalere i soldi, da qui si vedono gli uomini veri. Dalla D ha portato il Bari in B, chissà se chiuderà la carriera in un'altra categoria. Galano? Non è fuori lista".

Esposito, Mastinu, Terranova: tutti i retroscena

Su Esposito, arrivato al Bari per rilanciarsi dopo due anni all'estero: "Come capita in questo mondo, con qualche errore si tende a mettere un'etichetta. Io ho un modo di comunicare molto diretto. Prima di prenderlo è stato a Bari nei miei uffici, gli ho detto: 'qui non c'è spazio per le teste calde'. Sicuramente gli errori sono stati fatti in vita sua, ma è giovane e non si può etichettare".

 

esposito-gdm.jpg

 

 Come è cambiato il mercato negli ultimi anni rispetto a quando Polito era giocatore? Questa la risposta del DS: "Un po' qualcosa è cambiato in generale. La vita, con i social che circondano i calciatori. Prima c'era più gente di personalità che badava al sodo. Ora i ragazzini si rispecchiano sui social. Però alla fine per quanto riguarda il mercato è più o meno sempre lo stesso. Si è alzato tanto a livello economico".

Gli altri retroscena di mercato dell'ultimo giorno raccontati da Polito: "Quando sei nel finale di mercato si danno tanti nomi, per pubblicizzare. Un giocatore che avevo chiuso era Mastinu, ma per scelta sua e della famiglia ha deciso di non spostarsi. Lui è vero, le altre sono chiacchiere. Se dovevo prendere un giovane, ho voluto prendere uno di proprietà. Morachioli era in scadenza di contratto col Renate, se lo avessi preso a giugno avrebbe potuto firmare con chiunque, aveva anche squadre di B. Io ho creduto in lui e volevo iniziasse a prendere la mano con la Serie B".

Chiusura finale su Terranova, passato alla Reggina l'ultimo giorno di mercato: "E' un giocatore che ha dato tanto a questa maglia. Ha avuto la possibilità di allungare il suo contratto a 36 anni con la Reggina, e non potevo non accontentarlo. Ho avuto la possibilità di prendere Matino che già volevo da Ascoli".



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!