Primato in classifica, più gol fatti di tutti nel girone I di serie D e miglior difesa d'Italia. Il Bari non si ferma e con il 4-0 alla Nocerina sale a quota 33 punti in classifica, staccando di 11 punti la terza forza del campionato e certificando la corsa a due con la Turris (distante sei punti) per la vetta.
Protagonista del pomeriggio è Roberto Floriano. I primi 16 minuti sono stati tutti nel segno del numero 7: controllo con il tacco destro partendo da sinistra, fuga su Caso e dribbling sul portiere avversario Feola prima di mettere a rete a porta vuota per l'1-0, assist con tunnel per il raddoppio di Piovanello. Solita festa con gli occhiali esibiti al pubblico, e solita dedica "misteriosa". Come Cassano, 19 anni fa contro l'Inter. Anche allora era dicembre, anche se era Serie A. Un clima che al San Nicola si è respirato nel prepartita, quando dalla curva nord una scenografia composta da quattro, semplici lettere srotolate per 40 metri (“Bari”) ha rappresentato un canto d'amore della città per la squadra di casa.
A mettere il punto esclamativo sul pomeriggio del Bari sono stati Davide Marfella, portiere che reduce dal virus influenzale ha respinto il rigore di Simonetti al minuto 24, e Valerio Di Cesare, autore del gol più bello del pomeriggio. “Ruleta” ai confini della propria area di rigore, azione che passa per sei tocchi fino a Simeri, che corre a destra e crossa al centro, dove a porta vuota proprio Di Cesare appoggia in rete. “Non era pianificato, ho visto lo sviluppo dell'azione e ho fatto uno scatto di 60 metri – spiega il difensore a fine partita – poi è stato bravo Simone a servirmi. Gol più bello della mia carriera? No, a Brescia ne avevo fatto uno più bello. Però è stato un pomeriggio di emozioni importanti, davanti a 11mila spettatori (di cui 500 arrivati da Nocera Inferiore, ndr). Ora dobbiamo continuare così fino alla fine, dobbiamo riportare questa squadra e questi tifosi dove meritano”.
I numeri spiegano meglio di tutto lo strapotere del Bari nel girone I: 29 reti all'attivo, come la Turris, appena 4 centri al passivo. E ben 11 uomini iscritti alla cooperativa del gol: ultimo in ordine di tempo, Mauro Bollino. L'ex Sicula Leonzio ha firmato il 4-0 con un mancino dai 25 metri a sei minuti dall'ingresso in campo. Festa con abbraccio collettivo e parole al miele di Cornacchini per lui: “Si era parlato di una sua partenza, ma non c'è mai stato alcun caso Bollino – le parole dell'allenatore - sono contento per lui e per il risultato. Forse è stato il più bel Bari di stagione”.
“L'atteggiamento della Nocerina ci ha agevolato: quando troviamo spazi, avendo calciatori di grande tecnica, abbiamo potuto far male. Marfella? Negli ultimi due giorni ha avuto l'influenza, sono ancor più felice che abbia parato quel rigore. Io gli ho suggerito di buttarsi da quella parte ma non mi ha visto. La classifica? Non la guardo”. Dolce bugia, al termine di un pomeriggio di festa per Bari.