E’ morto in casa sua, dopo aver combattuto con una lunga malattia. Vincenzo Matarrese, ex presidente del Bari dal 1983 al 2011, è scomparso nella giornata di ieri, dopo due mesi di ricovero al Policlinico “Gemelli” di Roma per i gravi problemi di salute di cui da tempo soffriva. Originario di Andria, Matarrese aveva scritto un trentennio indelebile nella società del club di Strada Torrebella: fratello maggiore dell’ex presidente di Lega e Figc Antonio, Vincenzo aveva raccolto le quote dei soci di minoranza Mincuzzi e Gironda e sotto la sua egida, il Bari aveva immediatamente messo in bacheca due promozioni consecutive dalla C1 alla serie A (e una storica semifinale di Coppa Italia) con Bruno “Maciste” Bolchi in panchina. Sotto la sua presidenza era stato anche costruito lo stadio “San Nicola”: l’impianto, progettato dall'architetto Renzo Piano, e dedicato al santo patrono, era realizzato dalla Salvatore Matarrese S.p.A. e da altre imprese edili baresi. Con Vincenzo Matarrese alla guida, il Bari ha vinto la Mitropa Cup nel 1990 e ha giocato 13 stagioni nella massima serie, scoprendo talenti come Di Vaio, Gerson, Osmanovski, Protti, Tovalieri, Bonucci, Cassano, Ranocchia e Zambrotta, e vedendosi guidato da allenatori come Antonio Conte e Giampiero Ventura, pronti ora a darsi il cambio sulla panchina della Nazionale azzurra al termine degli Europei.
Aveva lasciato la carica presidenziale nel 2011 dopo la retrocessione in Serie B, pur mantenendo il controllo societario fino al 2014, anno dell’avvento di Gianluca Paparesta alla presidenza biancorossa. La sua esperienza alla guida del Bari è stata la più duratura dell’ultracentenaria storia del club. Anche la Fc Bari 1908 lo ha ricordato con una nota ufficiale: “Il presidente Paparesta e tutta la FC Bari 1908 si stringono attorno alla famiglia Matarrese in questo momento di grande dolore per la scomparsa di don Vincenzo. Una vita in biancorosso la sua, iniziata nella stagione 1983/84 con il Bari di Bruno Bolchi con cui guadagnò la promozione in Serie B e le semifinali di Coppa Italia, dopo aver battuto la Juve (ottavi) e Fiorentina (quarti). Oggi è un giorno triste per tutto il popolo biancorosso. Ciao don Vincenzo!”.
di Luca Guerra