L'estate era stato il tempo dell'entusiasmo, l'autunno quello di una tardiva maturazione e l'inverno aveva rischiato di essere il tempo del gelo. Pericolo scongiurato in una fredda notte di inizio marzo. Una rete inseguita per cinque mesi, 28 giornate di campionato e arrivata dopo 351 minuti in campo. In tre giorni George Puscas è passato dalla lista degli indiziati per la sconfitta del Bari a Lanciano, punto più basso della stagione biancorossa, ad apripista del secco poker rifilato dai calciatori di Andrea Camplone alla Ternana nella serata del "San Nicola".
Disposto al centro dell'attacco completato da Sansone e Rosina, il 20enne romeno ha trovato la prima rete tra i professionisti dopo 16 minuti di gioco: Sansone pennella un mancino dai 30 metri, a centro area irrompe il centravanti cresciuto nelle giovanili dell'Inter, che batte Mazzoni con un preciso colpo di testa. Esultanza condita da una corsa, testarda e ostinata, quasi a voler cancellare gli errori di tre giorni prima al "Biondi".
Rete alla quale si è aggiunto in avvio di ripresa il bis: ancora un colpo di testa, ancora su cross di un mancino, questa volta Di Noia, e centro dell'attacco biancorosso conquistato, così come i primi applausi convinti del tifo pugliese, per il quale George era stato quasi un oggetto misterioso nei primi due terzi del campionato di B. Due reti, le prime tra i professionisti, da custodire gelosamente nell'album dei ricordi. Dezi e Sansone hanno completato il tabellino, per un 4-0 che ha nuovamente proiettato i galletti in quota playoff. Con un Puscas in più.
Luca Guerra