Da mister 5% a presidente della Fc Bari 1908. Il 22 giugno è andato a letto "alle 4 di mattina" da numero 1 della società biancorossa, oggi pomeriggio Antonio Cosmo Giancaspro ha tenuto la sua prima conferenza stampa ufficiale. "Sono fiero di essere il presidente del Bari. C'erano scadenze importanti che ieri non mi hanno consentito di essere presente". Nessuna ansia per pagamenti di fideiussione ("Sarò in Lega martedì prossimo") e stipendi: "Voglio tranquillizzare la città e i tifosi in particolare, in particolare chi ha temuto che ci potessero essere problematiche per l'iscrizione". Il passato è stato condito da sei mesi di incomprensioni e scontri con l'ex numero 1 societario: "Ho agito sempre secondo codice. Il mio piano industriale è chiaro: so cosa questa società può offrire oggi e in prospettiva". L'avventura parte in solitaria, ma le porte non sono chiuse: "Lavorerò solo per questa azienda, ma con gente seria potremmo metterci a tavolino".
Amenduni, Volpicella e Zheng: i nomi avvicinati sono già noti. Ma Giancaspro frena. I primi investitori? "I tifosi, che pagano il biglietto: la terza componente saranno invece eventuali persone interessate, che dovranno condividere il piano industriale. Questa è una società privata, ma di interesse pubblico". La tifoseria, confusa e disorientata, tra i primi punti da riconquistare. Pronte anche le date per il rilancio: "Il mio piano avrà tempi di realizzazione compresi tra i 3 e i 5 anni -ha spiegato l'imprenditore molfettese - e conto di presentarlo tra fine luglio e inizio agosto. Ogni euro che entrerà nelle casse aziendali sarà reinvestito".
Da spalla ("Ma solo sul piano sportivo" precisa) ad asse portante. Un percorso avviato e completato in sei mesi. "È una scelta di vita". Nessun timore per la prima esperienza nel mondo del calcio professionistico ("Non nasco come tifoso ma ho sempre seguito la materia"), assicura il nuovo presidente dei biancorossi. L'arrivo di Giancaspro nelle stanze di Strada Torrebella era maturato negli ultimi giorni del 2015: "Avevo valutato l'ingresso studiando i fattori di rischio - il suo racconto -partendo da un primo investimento".
Il budget di spesa è fissato: "È quanto è stato investito negli ultimi anni: le perdite accumulate sono state in parte coperte e con l'aumento di capitale che ho sottoscritto a 7.5 milioni di euro, avremo una base economica che ci permetterà di coprire ogni perdita che sarà accertata al 30 giugno". Smentiti i contrasti con l'avvocato Grazia Iannarelli, advisor di Datò Noordin Ahmad: "Non conosco questi signori". Sul campo si riparte da una vecchia presenza in casa barese: il ritorno del Galletto, storico simbolo, sulla maglia della Fc Bari 1908. "Siamo già al lavoro con i responsabili del marketing, sarà un punto di ripartenza -ha spiegato Giancaspro - già nel passato nell'ambito commerciale è stato fatto un buon lavoro, ma possiamo migliorare. Non ci saranno tagli. Non sono l'uomo della spending review".
Lo scarto con il passato è individuato: "Voglio ricreare sinergia, far rinascere il concetto di famiglia. Questo mi sembra sia mancato nel passato". Spirito di corpo, sul solco "dell'Italia 1982, quella che vinse il Mondiale spagnolo". Dai mondiali 1982 a quelli del 1990, anno di inaugurazione del San Nicola, il passo è breve: "È una follia continuare a utilizzare questo stadio senza che vi siano spese sostenibili e programmate -sottolinea Giancaspro - servono interventi di restyling e vanno discussi: avrò le idee chiare entro la prima settimana di luglio. Per la prossima stagione sportiva avremo una proroga".
A margine di un mese in cui il nome della Fc Bari 1908 è stato sulle prime pagine più per vicende societarie che per gesta sportive, si torna anche a parlare di campo. Circa 20 calciatori sotto contratto tra reduci dell'ultima annata e rientri da prestiti, l'addio a mister Camplone sancito da tempo, una casella- quella di direttore sportivo-da valutare, con Razvan Zamfir sotto la lente d'ingrandimento. "Sto valutando e studiando questi contratti, al momento non ho ancora le idee chiare. Conto entro mercoledì di avere certezze circa il nome dell'allenatore e del ds".
Nell'elenco dei papabili per il management non è più in pole Piero Doronzo, ds della Fidelis Andria che sembrava vicino al Bari, ma oggi ha confermato la sua permanenza nel club militante in Lega Pro. Il raduno è in programma il 10 luglio: pochi giorni per riavviare il motore, fermatosi la notte del 25 maggio complice il 3-4 contro il Novara nei quarti di finale dei playoff.
Luca Guerra