"Avevo un conto in sospeso da un anno e mezzo, sono tornato per riprendermi quello che abbiamo lasciato a metà in questi anni". Intanto a pagare per prima è stata la sua ex squadra, il Vicenza, colpita da un mancino velenoso che ha sbloccato una partita indirizzata verso il pareggio sabato sera al "San Nicola". Il Cristian Galano 3.0 (nei primi anni a Bari era stato girato anche in prestito al Gubbio) è partito con il piede giusto: gol decisivo ed emozioni congelate, in segno di rispetto verso il recente passato. Il cuore, però, gli ha sempre parlato di Bari, e non solo perchè nel capoluogo pugliese ha conosciuto la sua dolce metà: "Ho sperato fino alla fine di tornare qui- ha ammesso in sede di presentazione- ringrazio mister, ds e società che mi hanno voluto a tutti i costi. Dopo l'esordio, poi, sono ancora più contento: con quel gol ho regalato felicità a me stesso ed alla tifoseria". Le attese sono importanti, anche da parte del diretto interessato: "Torna un Galano più forte di prima. Credo di essere maturato tanto in quest'anno e mezzo, ora mi manca solo un po' di continuità".
Una rete nata sull'asse costruito con Raicevic, già consolidato in Veneto: "Come l'avranno presa a Vicenza? Sono problemi loro- scherza Galano- Mi spiace aver segnato ai miei ex compagni, ma fa parte della nostra professione. Con Filip ci conosciamo a memoria, mi ha fatto un grande assist e ha favorito il mio tiro. A Vicenza è stato uno schema che abbiamo provato spesso (ride, ndr). Cosa gli ho detto per venire a Bari? Gli ho raccontato l'ambiente, le ambizioni e i ricordi della stagione 2013/2014. Lui è rimasto impressionato da questo e quando ha ricevuto la chiamata del Bari, non ci ha pensato due volte". Il pensiero corre anche al suo ex allenatore: "Ho ringraziato Bisoli: mi ha dato molto". Molto. Quello che gli ha chiesto anche Stefano Colantuono, che come il ds Sean Sogliano lo ha tempestato di telefonate ed sms nelle ultime ore di contrattazioni, per un ritorno maturato sul gong: "Lo ringrazio e voglio ripagarlo della fiducia che mi ha dato: nel 4-3-3 del mister posso fare l'esterno, ma all'occorrenza posso fare la seconda punta come ho già fatto a Vicenza". Sulla scelta, però, niente dubbi: "Ho ricevuto tanti messaggi di sostegno. Su di me c'erano Carpi, Foggia e Parma. Non volevo scendere di categoria, ed una volta ricevuta l'offerta del Bari, non ci ho pensato un attimo".
Galano, Parigini, Furlan, Brienza, Floro Flores, Maniero, Raicevic. Un settebello di lusso per rimpinguare una classifica che vede il Bari a un punto dalla zona-playoff: "La concorrenza può solo farci bene- non si nasconde il Robben di Capitanata, come lo chiamano da queste parti- più calciatori di qualità ci sono e meglio è. L'essenziale è remare tutti nella stessa direzione". Dalla remuntada della stagione 2013/2014 alla scalata il passo è breve: "Siamo a un punto dalla zona-playoff: la squadra ha tanti elementi nuovi e ora dipende solo da noi. Sono situazioni estremamente diverse. D'altra parte, però il tempo stringe perchè ci sono poche partite ancora a disposizione". A partire dal Cesena, prossimo avversario al Manuzzi sabato alle 15. In viaggio per il Bari una sola vittoria su 11 trasferte nella stagione in corso: "Non sarà facile, loro sono in gran forma" ammonisce l'esterno. Che non fa mancare un pensiero per le sue radici: "Il Foggia primo in Lega Pro? Sono contento per loro: è la mia città e gli auguro tutte le fortune del mondo. Spero sia l'anno buono per la promozione in B".