Bari, ecco Macek: “Mi manda Nedved, grande piazza per ripartire”
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Data: 18/01/2017 -

Bari, ecco Macek: “Mi manda Nedved, grande piazza per ripartire”

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Il garante è di quelli d’eccezione: Pavel Nedved, prima “idolo d’infanzia” e poi suo dirigente nei tre anni vissuti in seno alla Juventus. Le attese sono alte: “Vorrei giocarle tutte, mi sento pronto per la serie B”. La parola ora passerà al campo. Roman Macek, 20 anni e tre stagioni nelle giovanili bianconere, arricchite da due ritiri estivi con la prima squadra (“"Ho guardato con attenzione tutti, da Dani Alves a Khedira passando per Pjanic, che ha una tecnica incredibile" assicura con sguardo attento). Si è presentato a Bari, dove il direttore sportivo Sogliano e mister Colantuono lo hanno voluto fortemente, come la definizione della trattativa in prestito con diritto di riscatto (e controriscatto per la Juventus) testimonia, con tanti buoni propositi: centrocampista longilineo nato in una famiglia di pallavolisti e tifoso dei bianconeri e del Real Madrid, mezzala destra o sinistra all’occorrenza, Macek non ha vissuto il cambio di categoria come una bocciatura: "Evidentemente non ero pronto per esordire in serie A-ammette- con la Juventus abbiamo deciso che questo sarà un buon passo nella mia carriera. Arrivo in ritardo tra i “grandi”? No, ora sono maturo al punto giusto”.

Nato a Zlin in una famiglia di pallavolisti, Roman è la “pecora nera” di famiglia: alle schiacciate sottorete, ha preferito le corse in fascia e gli assist (“segno poco, ma mi faccio valere nell’ultimo passaggio” assicura): già in estate diverse squadre avevano manifestato un forte interesse nei suoi confronti, ma il centrocampista ceco è rimasto uno dei due fuoriquota della squadra di mister Fabio Grosso, trascinata con corsa e generosità in mezzo al campo. "Sono una mezzala ma posso adeguarmi in fascia-si racconta- mi sto ambientando nel gruppo e ho visto tanta carica ed energia positiva. Non vedo l'ora di giocare al San Nicola, ho seguito tanto la serie B e so che si tratta di un campionato molto complicato. Mi aspetto tanto, so di essere in una grande squadra con tante pressioni. Partiamo dal Cittadella, una formazione ostica ma dobbiamo vincere quante più partite possibile".

I consigli al check-in sono stati…da Pallone d’Oro. “Nedved è una leggenda per il calcio ceco. Da lui ho potuto solo imparare: in questi tre anni mi ha aiutato tantissimo, ci siamo visti quasi ogni giorno-ammicca Macek- Mi ha parlato e mi ha detto che per giocare nel Bari devo essere al 100% mentalmente, perchè è una grande squadra con un pubblico importante”. Ama i social, in particolare Instagram, dove si racconta tra campo, passeggiate con gli amici per il centro di Torino e amore, ma non manca una curiosa foto con Paul Pogba: “Mi tirava scherzosamente le orecchie, lui è stato un riferimento per me: ho cercato di rubargli tanti segreti". Di Bari sa che “si tratta di una città molto viva, con un bel clima e gente passionale. Mi sono informato su Internet e non vedo l’ora di conoscerla giorno per giorno”. L’interprete nei primi giorni pugliesi, intanto, è già stato individuato: David Ivan. Slovacco e due primavere più grande di Roman. "Siamo buoni amici, è un ottimo calciatore e mi sta aiutando in questi primi giorni". Sulle spalle avrà la maglia numero 7. Un solo appunto, non chiamatelo “furia ceca 2”: lui è semplicemente Macek.

Tags: Bari



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