Un calciatore fuori lista in campo dal primo minuto. Se non è un inedito, poco ci manca. Il Bari scrive un piccolo pezzo nella storia e nella burocrazia della Serie B italiana, e lo fa schierando tra i titolari in quel di Carpi Modibo Diakitè, difensore centrale classe 1987 che il Bari ha ingaggiato a ottobre per sopperire alla serie di infortuni che ha colpito il reparto arretrato del gruppo allenato da Fabio Grosso. Una scelta, quella dell’ex campione del mondo, che ha stupito gli addetti ai lavori. Cosa succede adesso? Stando al regolamento e non avendo “tagliato” altri tesserati dalla lista consegnata alla Lega B, il Bari pagherà una sanzione, o meglio un parametro, pari a circa 10mila euro.
A termini di regolamento, infatti, Diakitè non sarebbe stato impiegabile in campionato fino a gennaio, in quanto il Bari non aveva posti a disposizione nella lista degli "Over 23" consegnata a inizio stagione in Lega: il difensore 30enne ex Lazio, Fiorentina e Ternana sarebbe potuto rientrare nell'elenco prima di gennaio senza il pagamento del parametro solo in caso della rescissione contrattuale anticipata di un compagno di squadra, ipotesi remota. Sin qui, Diakitè aveva giocato tra i titolari solo in Coppa Italia il 29 novembre nel ko per 2-1 a Sassuolo, mentre in campionato era andato già diverse volte in panchina senza mai però entrare in campo. La curiosità è che, in caso di impiego di un giocatore fuori lista, un club di B rischia il pagamento di multe: circa 10mila euro alla sua prima presenza, 1000 euro per ogni minuto giocato nella seconda partita in cui è chiamato in causa, con sanzioni fino alla cancellazione di ogni forma di contributo dalla terza presenza in poi. Grosso non ha voluto attendere gennaio, preferendo Diakitè a Tonucci e Capradossi accanto a Marrone nell’ultima sfida ufficiale del 2017.