Il Bari vince, Cheddira segna. Oppure: Cheddira segna, il Bari vince. La combinazione, su 10 successi ottenuti dai biancorossi pugliesi in questa stagione, si è ripetuta otto volte. L'ultima in ordine di tempo nel pomeriggio del San Nicola, dove la squadra di Michele Mignani ha superato per 2-1 il Cosenza issandosi fino al terzo posto in classifica alla pari con Reggina e Südtirol. Un giornata double face per Walo. Opaco nei primi 45 minuti, esondante nella seconda parte. Dove è arrivato il gol numero 14 in stagione, utile per prendersi in solitaria la vetta della classifica marcatori del campionato di Serie B staccando il palermitano Brunori.
Cheddira gol, senza "aver paura di tirare (e sbagliare) un calcio di rigore"
Il tutto senza "aver paura di tirare un calcio di rigore". Già, perché al minuto 45, sull'1-1, Walid si è presentato dagli 11 metri davanti a Micai per effetto di un calcio di rigore assegnato dall'arbitro Rutella su un contatto Esposito-Rigione in area cosentina. Destro a incrociare, deviato in corner dal portiere ex Bari, 101 presenze in biancorosso e gli applausi della curva Nord come colonna sonora di accoglienza in puglia. Da novello protagonista de La leva calcistica del '68 di Francesco De Gregori, Cheddira ha fallito un'opportunità dagli 11 metri ma non si è fatto piegare dall'errore. Anzi. Al ritorno in campo si è presentato a testa alta: prima ha scosso la traversa con un destro potente da posizione angolata, poi è salito più in alto di tutti su cross di Pucino, staccando alle spalle di Micai. Gioco, partita, incontro Bari. Una pellicola che si era già vista in stagione contro Perugia, Cosenza all'andata, Cagliari, Brescia, Venezia, Parma e Spal. Tutte vittime della stagione da incorniciare del numero 11.
Che è a 14 gol, cinque assist e due rigori procurati in 17 partite, con sei assenze legate alla partecipazione al Mondiale con il Marocco. E considerando anche la Coppa Italia, siamo a 19 gol in 20 partite complessive. Gli stessi segnati dal 2018 al 2021, in tre distinte stagioni, tra D e C con Sangiustese, Lecco e Mantova. "Combatto quotidianamente perché rimanga quello che ho conosciuto - dice di lui il suo allenatore Mignani - nel primo tempo anche lui non mi è piaciuto ma poi è cresciuto". Con attaccamento alla maglia, quello che il ds biancorosso Ciro Polito aveva sottolineato nell'attaccante in settimana: "Ha voluto fortemente restare a Bari a gennaio", le sue parole.
Esposito, gol e sostituzione. La spiegazione di Mignani
La storia di Cheddira è quella di chi sta costruendo le proprie fortune passo dopo passo. Allenandosi anche durante le vacanze estive. E perfezionando quei dettagli che stanno risultando fondamentali nella sua scalata. Un messaggio che ora Mignani vuole trasmettere anche a Sebastiano Esposito. Il cui impatto nel Bari è di quelli da non sottovalutare: gol a Ferrara contro la Spal, replica dopo tre minuti contro il Cosenza con un destro dal limite. Il tutto in meno di 100 minuti. Anche contro i calabresi di Viali Esposito è uscito anzitempo.
Questa volta all'intervallo, dopo i nervi tesi con gli avversari successivi al calcio di rigore procurato. "Lui è un ragazzo giovane - la spiegazione dell'alleanatore - nel primo tempo ha fatto diventare oro tutto ciò che ha toccato. Ma da lui mi aspetto di più, il cambio è stata una via di mezzo fra il suo nervosismo e la voglia di buttare dentro tutti, non solo negli ultimi minuti".