Dignità, serietà e serenità: sono le tre parole chiave alle quali l'allenatore Stefano Colantuono si affida alla vigilia di Avellino-Bari, tappa che sa di ultima spiaggia per la rincorsa playoff dei biancorossi, oggi a -3 dall'ottavo posto e a -16 dal terzo posto occupato dal Frosinone, quando al termine del campionato di Serie B mancano 270 minuti. In un contesto di assoluta emergenza, con otto indisponibili, ai quali aggiungere un Macek in dubbio, il Bari è chiamato a riscattare un mese di aprile che ha portato in dote appena cinque punti in sette partite. "Non siamo una squadra spumeggiante, è vero, ma abbiamo dato sempre tutto e messo in campo tanto orgoglio - gioca in difesa Colantuono - anche domani ci mancheranno elementi preziosi come Brienza, Floro Flores e tanti altri. Dal punto di vista tattico non prevedo grandi cambiamenti, ma potrebbe esserci qualche variazione nei singoli".
Si dice "arrabbiato" per i recenti risultati l'allenatore biancorosso. "Ma già per mia natura vedo il bicchiere mezzo vuoto, figurarsi quando i risultati non arrivano. Io sono contento di essere arrivato in questa splendida realtà, anche se non è facile lavorare quando ci sono tante mezze polemiche". L'attacco è sotto analisi, con 450 minuti consecutivi a secco e una rete in trasferta che manca dal 24 febbraio: "Non possiamo creare 20 occasioni da rete a partita, devi cercare di sfruttare quello che ti capita, negli ultimi tempi non ci siamo riusciti". La maglia di centravanti sarà sulle spalle di Riccardo Maniero, poco più di un anno fa a segno al Partenio-Lombardi con una rovesciata da copertina: "Se gli ho fatto rivedere quel video? No, ma lo ricorderà bene e magari si sbloccherà - spiega Colantuono - Riccardo ha avuto una stagione travagliata, non è andato a segno frequentemente ma sta dando l'anima".
La partita del Partenio-Lombardi domani pomeriggio varrà oro anche per l'Avellino, a caccia di punti importanti in quota-salvezza: "E' un avversario complicato, esperto, sarà una partita molto importante - ammette Colantuono - ma anche noi abbiamo un solo risultato a disposizione. La città e il pubblico non meritano questa categoria. Però servono calma, programmazione e pazienza. Quest'anno purtroppo il percorso è stato tortuoso, anche prima che io arrivassi qui. Abbiamo creato aspettative altissime con un ottimo inverno, purtroppo ad aprile abbiamo avuto un calo". Il futuro personale non è in discussione: "Parlarne ora è prematuro, in particolare pubblicamente. Se non raggiungeremo l'obiettivo non dovrà essere stato per negligenza". Parola al campo, poi sarà tempo di bilanci: "Il treno playoff è ancora alla nostra portata, io ci credo".
