Il ritorno alle origini non ha portato bene ad Andrea Camplone sabato scorso in quel di Pescara, dove è arrivata la prima sconfitta da allenatore del Bari: l’occasione per il riscatto fa rima con Crotone, formazione in lizza per la promozione e autentica sorpresa del torneo cadetto attesa domani sera al “San Nicola”. “E’ una partita che vale tanto-spiega Camplone in conferenza stampa-di certo dispiace per come è andata a Pescara, siamo stati puniti nel nostro migliore momento. Nella ripresa abbiamo giocato nella loro metà campo e questo per me è un segnale positivo”. Quella contro la seconda forza del campionato di B sarà la prima partita da giocare dopo la chiusura del calciomercato: a Bari sono arrivati calciatori in cerca di rilancio come Dezi, Cissokho, Lazzari e Minala, oltre ai rampanti Jakimovski e Tutino. “Il calciomercato di gennaio non è mai semplice, anche a Perugia l’anno scorso sono arrivati sette calciatori. E’ vero che qualcuno non gioca da un po' di tempo, ma si sono sempre allenati: Jakimovski ha sempre giocato, Cissokho ha fatto le sue presenze”. Sul grado di soddisfazione per le trattative Camplone taglia secco: “Complessivamente sono contento, è chiaro che si può fare sempre di più ma bisogna valutare anche le opportunità che si presentano. Un centrale rapido? Se ci fosse stata la possibilità sarei stato contento, ma non è arrivato e non ci tagliamo le vene. In quel reparto ho anche Donkor, che è veloce ed è un centrale che si sta adattando a destra per ora. Le partenze? Purtroppo devo fare delle scelte, e chi non gioca deve accettarle. Tutti sono utili alla causa, ma se qualcuno non sta bene e dà problemi allo spogliatoio, allora provvederemo a tagliare i rami secchi”. A sorpresa ha salutato il gruppo Porcari, tornato a Carpi: “Davanti alla difesa stava giocando Porcari, ma secondo me il ragazzo in questa città non si è ambientato-spiega l’allenatore del Bari-quindi abbiamo deciso di restituirlo al Carpi per un calciatore come Lazzari, che si vuole rimettere in gioco. Quasi tutti i migliori trequartisti sono diventati playmaker: davanti alla difesa abbiamo però recuperato Gentsoglou, ma abbiamo Romizi e Donati che si stanno allenando con maggiore intensità e fanno parte delle alternative”.
51 punti per il Crotone, quarta piazza per il Bari a 39. Il campo racconta di una “partita a viso aperto” per Camplone, perché “con i pareggi non si va lontano”. Biancorossi privi di Di Cesare per squalifica e Contini per infortunio, per una difesa da ridisegnare con Tonucci e Rada in rampa di rilancio al centro della difesa. “La partita di Sansone? Può essere la partita di tutti, l’essenziale è che tutti entrino in campo vogliosi di dare una mano alla causa”. Punto fermo, il 4-3-3: “Per il momento non stiamo toccando il modulo: ci sono concetti base importanti, possiamo iniziare a pensare a qualcosa di diverso successivamente, ma ora ci servono”. Domani sono attesi numeri importanti per il pubblico al “San Nicola”, ma il Bari dovrà fare a meno dei suoi tifosi nelle prossime tre trasferte: “Ho letto dei fatti di Pescara-taglia corto Camplone-ma l’altro giorno sono stato alla festa di compleanno della società e ho visto una tifoseria pazzesca: purtroppo succede che per i gesti di alcuni paghino tutti”. Dubbi di formazione: Donkor-Cissokho a destra in difesa, Minala-Defendi in mediana e Rosina-Sansone-Boateng in attacco. “Conta poco chi gioca, serve spirito collettivo e continuità. Ad ora siamo due Bari, dobbiamo diventare un Bari solo” sprona i suoi Camplone. Il messaggio ai calciatori è chiaro: “Mancano 18 partite di qui alla fine e tutto può accadere: ai miei ho chiesto di essere maggiormente cinici. Senza cattiveria è difficile raggiungere traguardi importanti”.
di Luca Guerra