Juventus-Barcellona, anche per i bianconeri è tempo di Champions. Tra i protagonisti in campo potrebbe esserci anche Gerard Deulofeu, che certamente allo Stadium non partirà da titolare. L'ex rossonero ha rilasciato un'intervista esclusiva a Extratime: "Milan? È stata un’esperienza super positiva per me. Sono stato contento, felice. Mi hanno accolto subito tutti in maniera eccezionale, allenatore, staff, compagni, e avevo bisogno proprio di questo, del calore della gente. Ho giocato tanto e in campo ero felice. Sono stati 4-5 mesi meravigliosi, era tempo che non mi divertivo giocando e a Milano ho ricominciato a sentirmi bene dentro e fuori dal campo. Il Milan mi ha dato tutto. Sono andato via dall’Inghilterra che stavo male e col Milan ho rivisto la luce. Ho giocato,sono andato in nazionale che dall’Inghilterra mi sembrava lontanissima e il Barcellona mi ha ripescato. Adesso bisogna approfittarne. Liga? Sì. È un’altra storia. I campi in Italia sono più secchi e la palla viaggia meno veloce, e qui secondo me ci sono giocatori di un livello molto più alto. In Italia però si compensa questo deficit con l’organizzazione e le difese sono più difficili da superare. Ci sono club come Juventus, Napoli, Roma o Milan che hanno anche tanto talento, ma non puoi paragonarle ai vari Barcellona, Real Madrid o Atletico degli ultimi anni. Nelle ultime 45 stagioni la Liga ha dominato in Europa, ha vinto quasi tutto".
Modelli? Giocano proprio nel Barcellona: "Busquets e Iniesta, ammiro la loro tranquillità in situazioni di gioco difficili, complesse, in qualsiasi partitaein qualsiasi minuto. Non perdono mai la calma, non gli pesa niente. Sono i miei modelli, giocano tutte le partite allo stesso livello, altissimo ed è questo che voglio diventare: un giocatore consolidato in uno dei club più forti al mondo". Capitolo Champions, c'è la Juventus: "Siamo in un gruppo difficile, abbiamo pareggiato con l’Olympiacos, dimostrazione che chiunque può complicarti la vita. Pensi al Qarabag con l’Atletico… Stiamo bene, ci manca un punto perraggiungere l’obiettivo prefissato, gli ottavi, ma a Torino andiamo per vincere, come sempre. Juventus? Ricordi belli. I bianconeri sono stati il mio primo avversario in Italia. Non avevo neanche disfatto le valigie e mi sono trovato a giocare con la Juventus in Coppa Italia. Una decina di minuti che secondo voi giornalisti furono positivi, stavamo per pareggiare, perdemmo, però non fu un brutto inizio. Poi ho giocato contro la Juve anche in campionato, e perdemmo di nuovo (il 10 marzo, ndr). È che la Juve è fortissima. Una squadra solida, organizzata, con un allenatore che sa ciò che fa. Massimo rispetto però, ripeto, andiamo a Torino per vincerecon le nostre armi e gioco". L'intervista integrale sulle pagine di Extratime.