"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Fase trita e ritrita, ok. Ma efficace, soprattutto se l'amore in questione è quello tra un uomo e il calcio. Amore che non conosce confini, età e differenze di categorie: l'amore verso il calcio di Davide Baiocco. Che dopo il campionato d'Eccellenza vinto a Palazzolo, in Sicilia, riparte ancora dalla stessa categoria. La nuova sfida si chiama Biancavilla, squadra della provincia etnea, giovane e molto ambiziosa. Un colpo d'esperienza, per una piazza affamata. Dalla Champions League all'Eccellenza, anche questo refrain sarà già stato utilizzato: eppure fa effetto.
Acquisto arrivato nella giornata di ieri, ultimi dubbi sciolti in primis da Baiocco stesso, che in un'intervista sulla pagina Facebook della società ha dichiarato: "Ero indeciso se continuare a giocare, poi ho scelto questo progetto: voglio dare una mano al Biancavilla perché faccia un campionato da protagonista e allo stesso tempo essere un esempio per i più giovani. Per me è il calcio è motivo di vita, mi piacerebbe veicolare la gente di qui verso questo sport".
Cercato da più squadre nell'ambito dilettantistico, Baiocco ha infine scelto Biancavilla per la stima verso l'allenatore Cacciola e il ds Finocchiaro. Il suo arrivo, ufficializzato insieme a quello di Peppe Russo, significa tanto per Biancavilla, cittadina alle pendici dell'Etna. Quel vulcano che Baiocco conosce bene, avendo militato a lungo nel Catania. Da queste parti lo hanno visto anche in TV, quando vestiva la maglia della Juventus: adesso potranno seguirlo da vicino: "chioccia", leader emotivo, una guida verso qualcosa che ad alta voce qui viene chiamata ambizione, ma che sotto sotto va catalogata alla voce "sogni". Ci penserà Davide Baiocco a provare a trasformarli in realtà, nell'ennesimo giro immenso di quell'amore semplice, ma per questo bellissimo: quello verso il calcio. Biancavilla, Catania o Juventus: per Baiocco non fa poi così tanta differenza.
