Baggio: "Lautaro è straordinario, oggi è il simbolo dell'Inter"
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 12/10/2023 -

Baggio: "Lautaro straordinario, oggi è il simbolo dell'Inter"

profile picture
profile picture
Le dichiarazioni di Roberto Baggio dal Festival dello Sport di Trento
Le dichiarazioni di Roberto Baggio dal Festival dello Sport di Trento

Alla sesta edizione del Festival dello Sport di Trento è presente Roberto Baggio, che ha toccato diversi temi: dal rapporto con Mazzone all'ammirazione per van Basten, passando per le parole al miele su Lautaro Martinez.

baggio-festival-dello-sport-screen.jpg

Le parole di Baggio al Festival dello Sport

L'ex attaccante si è espresso in merito al suo rapporto con Carlo Mazzone, che lo ha allenato al Brescia fra il 2000 e il 2003: "Era una persona pulita e onesta. La sua spontaneità e purezza ha fatto la differenza, è stato adorato da tutti i calciatori proprio perché incarnava dei valori da padre. Non potevi non volergli bene".

mazzone-brescia-atalanta-getty-gpo.jpg

Baggio ha poi manifestato tutta la sua stima per Marco van Basten, suo coetaneo e collega negli anni Novanta: "Van Basten rappresentava la vera bellezza, i suoi movimenti erano incredibili. Quando giocavo nella Juventus, andai a vederlo dal vivo in un Torino-Milan di Coppa Italia per capire come si muovesse dal vivo. Tornai a casa pensando: 'Ho visto tutto'".

Dopodiché l'ex attaccante si è soffermato sul suo rapporto con il calcio e gli insegnamenti che gli sono rimasti: "Il calcio mi ha lasciato tantissime cose belle. Mi ha insegnato che nella vita non bisogna mai mollare. Le sofferenze e le sconfitte che incontriamo, se le sappiamo cogliere, diventano un trampolino. A 18 anni non lo capivo, poi con il tempo ho appreso".

lautaro_martinez_inter_getty_gpo.jpg

Infine un elogio a Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell'Inter che sta trascinando i nerazzurri a suon di gol: "È un giocatore straordinario. L'avevo già visto giocare in Argentina nel Racing. A 18 anni segnava 3 gol in Libertadores e venne lasciato a casa al Mondiale. Disse in campo che era comunque felice di quello che aveva fatto e avrebbe avuto il tempo per andarci. Chapeau. Oggi è il simbolo dell'Inter: oltre a fare gol, lui è su ogni palla".

Tags: Serie A



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!