Carlos Bacca torna nuovamente sul recente passato rossonero, vissuto in un momento storico complicato per il Milan e che il colombiano racconta con leggero rammarico. L’attaccante, ora al Villareal, ha analizzato i problemi riscontrati nel biennio milanese e ancora attuali nella stagione in corso, oltre che una soluzione a sua detta difficile da trovare: “Io in due anni non ci sono riuscito, non so come possano farlo oggi. Prima il problema era l’allenatore, poi noi giocatori ed infine il cambio societario. A mio parere i cicli iniziano e finiscono, Juventus e Napoli hanno ragionato per lavorare al meglio in questi anni e crescere costantemente, al Milan invece sono troppo ancorati al passato”.
Bacca passa quindi a discutere delle differenze tra l’esperienza in rossonero e l’attualità, non considerando un declassamento il trasferimento al Villareal: “Non sento di aver fatto un passo indietro, qui è semplicemente un calcio diverso. In Italia c’è molta più rigidità tattica e bisogna ripetere tante volte gli schemi sia in allenamento che in partita, mentre in Spagna l’allenatore mi consiglia solo di giocare nel modo in cui penso sia più giusto, a prescindere dalla posizione in campo”.
Chiusura ancora sul Milan e su un parallelo tra il suo passato e quello del Real Madrid: “Io sono arrivato in una squadra diversa da quella che ha scritto la storia di questo sport. Lì tengono molto alla storia gloriosa del club ma non si può vivere solo in funzione di questa, basti pensare al lavoro che ogni anno fa il Real per migliorarsi. Io stesso andai a Milano affascinato dalla loro storia, ma una volta lì ho avuto molte sorprese”.
