Tutti uniti dalla stessa parte, per una vicenda che per molti calciatori – Dario D'Ambrosio, capitano del Siena, in testa – è una vera e propria ingiustizia. Il calciatore, infatti, si sfoga in un lettera a cuore aperto in cui chiede il sostegno ai suoi colleghi (a prescindere dalla categoria) in merito al blocco dei ripescaggi.
“Ero a cena con un compagno di squadra, il figlio di soli dieci anni gli chiedeva, con occhi bassi, voce sottile e innocentemente: "papa', mi spieghi perché hanno fatto la B a 19 squadre invece delle solite 22? Perché voi o chi per voi non è potuto andarci usufruendo del ripescaggio che fino a prima che mi addormentassi c'era e ora che ho riaperto gli occhi non esiste più? Dimmi che è solo un incubo dai! Per favore!"
Guardandoci attoniti intervenni dicendo, con aria dispiaciuta e schifata, che esiste qualcuno che é capace VERAMENTE di distruggere una delle cose più belle al mondo, il sogno di uno sportivo, il sacrificio di una famiglia. L'affiatamento di uno spogliatoio.
Colleghi,
amici, UOMINI ecco, ecco a Voi semplici domande a cui FORSE non
sapremo mai rispondere.
RAGAZZI in grande o in piccolo quegli
idoli agli occhi della gente siamo Noi ed è proprio per questo, per
tutelare tali risposte che DOBBIAMO fare qualcosa. Ora! Subito! Prima
che sia troppo tardi bisogna fare una cosa semplice, quanto lo sono
state le domande di cui sopra.
Bisogna essere UNITI. Uniti contro
qualcuno, più di uno, che vuole toglierci il sorriso, che ci vuole
mortificare agli occhi dei nostri figli, penalizzare i nostri tifosi
semplicemente perché un tale, un giorno si sveglia e decide, di
distruggere sia i sogni che la realtà, di cambiare le cose a proprio
piacimento in base ai suoi interessi.
Vuole cancellare le parole
Fair play, solidarietà, onestà, Respect.
Alla
luce di ciò che è accaduto e di quello che accadrà Vi invito a
convenire con NOI in uno sciopero che abbia un senso semplice: quello
di tutelarci una volta e per tutte da situazioni del genere e
difenderci da chi cambia le carte in tavola da una settimana
all'altra senza tener conto dei regolamenti scritti oltre a quelli
morali.
TUTTI UNITI PER RESTARE A TESTA ALTA”, si legge nella
lettera scritta da Dario D'Ambrosio.