Al termine di Juventus-Inter, il ds nerazzurro Piero Ausilio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky. Amareggiato, il direttore sportivo ha analizzato la partita di questa sera ed il momento in generale che sta attraversando l'Inter: "La nostra classifica si commenta da sola. Non so quante altre squadre sono riuscite a perdere tutti questi punti. Ma non sono i punti dallo Juventus Stadium quelli che pesano sulla classifica. I punti che pesano sono quelli persi in casa e contro squadre inferiori alla Juve".
Atteggiamento poco incisivo, quello dell'Inter stasera: "Nel primo tempo ho visto una squadra che rispondeva colpo su colpo. Quello che non è ammissibile è stato il secondo tempo - ha detto Ausilio - come abbiamo regalato gol al primo cross in area. Parlo di atteggiamento e concentrazione. E' inammissibile concedere un gol dopo pochi minuti".
Da prima in classifica a Natale a quinta adesso; troppo in alto fino a due mesi fa o troppo in basso adesso? Di sicuro un calo importante, ma per Ausilio: "la verità sta nel mezzo. Non penso che la classifica dell'Inter sia questa. Non si possono però perdere così tante posizioni e punti in così poco tempo, ora bisogna tirarsi su le maniche, pedalare. Dalla prossima partita: ne avremo due in casa e dovremo tornare a fare l'Inter. Poi vediamo tra qualche partita dove saremo. Per la partita di oggi non sono deluso, sono incazzato nero. Se mi aspettavo che qualche giocatore fosse più da Inter? Sì me l'aspettavo. Puoi giocare al calcio in Serie A in mille modi però non possono mancare altre caratteristiche che sono la qualità tecnica, la personalità, lo spirito di sacrificio. Ma le valutazioni le faremo alla fine dell'anno. Ripeto, non mi è piaciuto come abbiamo affrontato il secondo tempo. La Juve ha creato le sue occasioni su uno che è scivolato, su un colpo di testa rimesso in area piuttosto che su un rigore che era evitabilissimo. Nessuno discute la forza della Juve, ma su questi episodi mi si può dare ragione".
I rimpianti dunque sono tanti: "Abbiamo buttato via tantissimi punti oltre il novantesimo e il problema non è tecnico, è di altro tipo sicuramente mentale. Con Mancini costruiremo l'Inter del futuro".