Sicurezza, abilità con le mani e con i piedi, riflessi quasi ‘felini’: queste sono le caratteristiche che deve avere un portiere moderno. Uno dei migliori interpreti del ruolo è Jan Oblak, ‘custode’ della porta dell’Atletico Madrid di Simeone. Un gigante difficilmente superabile, capace di esaltarsi nei momenti decisivi delle partite ed in particolare in casa. Chiedere a PSV, Barcellona e Bayern Monaco: nei successi dei Colchoneros la firma della difesa è spesso fondamentale.
I rojiblancos sono una delle squadre più solide dell’intera Europa, capaci di tenere inviolata la porta in 33 delle 52 partite disputate in stagione. Numeri pazzeschi, merito del lavoro scrupoloso del ‘Cholo’ e di interpreti di alto livello che rendono difficile arrivare a calciare in porta con facilità. Lo stesso Bayern Monaco, per larghi tratti della prima frazione, si è affidato a conclusioni da fuori area, proprio perché la coppia centrale di difensori dell’Atleti ha concesso quelle soluzioni. La certezza è rappresentata da Diego Godin, assente ieri ma leader del reparto arretrato, dotato di fisico e velocità per contrastare qualsiasi tipo di avversario. Miranda è andato all’Inter in estate? Nessun problema, la crescita esponenziale di Josè Gimenez, 21 anni, non ha fatto rimpiangere il brasiliano. Con Godin fa spesso coppia anche con l’Uruguay e questo è importante per aumentare il feeling tra i due. Lucas Hernandez e Stefan Savic sono le due riserve più utilizzate da Simeone: quando chiamati in causa non hanno mai deluso le attese. Ai due terzini, Juanfran e Filipe Luis, tornato al ‘Calderon’ dopo l’esperienza al Chelsea, Simeone chiede un grande lavoro in entrambe le fasi del gioco.
La mediana, in cui agiscono Gabi e Augusto Fernandez, in assenza di Tiago, unisce qualità e quantità: gli esterni, Saul e Koke, e gli attaccanti, spesso Griezmann e Fernando Torres, giocatori dotati di grande qualità, sono i primi difensori dell’Atletico. Corsa, pressing, voglia di non mollare mai: il motto ‘uno per tutti, tutti per uno’ sembra calzare a pennello su questo Atletico. Simeone ha costruito una macchina perfetta, solida e capace di mettere in difficoltà tutti gli avversari che incontra.
A testimonianza di questo, nell’1-0 con cui il Bayern è uscito sconfitto, c’è anche l’importanza di Jan Oblak. Lo sloveno è stato in grado di parare tutti e 7 i tiri giunti nel suo specchio della porta, aggiornando a 16 i tiri parati al ‘Calderon’ in Champions in stagione, e ha raggiunto 8 clean sheet nella competizione: record assoluto per un portiere dell’Atletico. Le chances di successo finale della squadra di Simeone passano anche dalle sue mani e dalle sue parate.
In Europa, dopo la squadra di Simeone troviamo il PSG, capace di non subire gol per 31 gare in stagione, seguita dal Bayern Monaco a quota 28. E la Juventus? Nonostante un avvio difficile in campionato, per 27 volte la squadra di Allegri ha mantenuto la porta inviolata. La miglior difesa inglese, il Tottenham, per 16 volte in stagione ha registrato il clean sheet. A testimonianza del grande lavoro di Simeone e dei suoi giocatori: la difesa dell’Atletico pare insuperabile… con un Oblak così, fare gol sembra un’impresa.
di Massimo Mattacheo