Nessuna mezza misura, non ne ha mai avute, Carlos Gurpegi. Né in campo, dove è stato l’incubo degli avversari (chiedere al Torino o a CR7), né fuori, dove ne ha passate di ogni tipo. Come quando fu trovato positivo al nandrolone, nel periodo in cui era appena diventato un simbolo per l’Athletic Bilbao, nel 2003. D’altronde, il sentimento che lega i giocatori baschi (nel caso di Gurpegi navarri, ndr) a questa maglia è totalizzante.
Per questo, è stata tanta la commozione della squadra, quando il difensore ha annunciato poco fa il suo ritiro dal calcio giocato, a 36 anni ancora da compiere. “E’ un giorno speciale per me: sabato sera sarà la mia ultima partita da giocatore dell’Athletic” ha annunciato in una conferenza congiunta con il presidente Urrutia.
Nel silenzio generale, Gurpegi prosegue: “Adoro giocare a calcio e venire a Lezama ad allenarmi con la squadra; ho fatto questo per metà della mia vita. Non è stato facile prendere questa decisione, perché sono stato davvero bene qui. Ho molto da ringraziare all’Athletic: il gesto più grande nei miei confronti è stato prendermi quando avevo soltanto 18 anni. Il miglior ricordo qui? Aver vinto la Supercoppa l’anno scorso: era da tanto che volevamo vincere un titolo e alla fine ci siamo riusciti. Salire sulla gabarra (l’imbarcazione usata dal Bilbao per festeggiare la coppa vinta, ndr) è il ricordo più bello che ho.”
Per il futuro, però, non ha ancora programmi precisi, il difensore. E’ parso evidente, nel corso della conferenza, che Gurpegi per primo fosse ancora confuso, troppo assorbito com’era dal presente. “Non so ancora cosa farò adesso, ma non mi preoccupo: sono sempre stato ottimista e ho affrontato tutto di petto. In squadra, per giunta, ho sempre avuto un compagno che mi facesse ridere anche nei momenti peggiori. Già da inizio stagione pensavo di smettere, ma dovevo decidere in quale momento poterlo dire; volevo lasciare sentendomi ancora un calciatore e quindi questo era il momento perfetto” ha proseguito il giocatore.
Poi, si congeda a modo suo, dalla stampa e dai compagni. “Ora dobbiamo pensare ad arrivare quinti, così da non fare i preliminari di Europa League; in questo modo tutti si potranno rilassare di più in estate. Chi gioca qui combatte per questo, lo spogliatoio è fantastico. Se la gente vivesse più dall’interno la squadra, sarebbe ancora più orgogliosa di noi” ha concluso Gurpegi, tra gli applausi emozionati di tutti i presenti.