Da un lato l’Atalanta di Gasperini, che pressa e corre per novanta minuti. Sfiora il gol del 3-0 con Cristante per chiudere subito la partita, poi si fa riprendere e ancora una volta subisce una rete di troppo. Ma può sorridere, perché ha agganciato il Milan al settimo posto e continua a sognare di poter raggiungere l’Europa League per il secondo anno consecutivo. Il doppio impegno non sembra pesare, visto il primo posto nel girone di coppa con Lione ed Everton. Con Papu Gomez e Ilicic così in forma, poi, a Bergamo non si vogliono porre nessun limite. Modello vincente, un investimento costante sul settore giovanile. E i risultati si vedono, con un salto di qualità importante compiuto nell’ultima stagione.
Dall’altra parte la Lazio, che ha deciso di puntare su un allenatore giovane come Simone Inzaghi. E ora raccoglie i frutti di questa scelta, positiva. Quinto posto lo scorso anno, girone di Europa League superato a pieni voti e ora la lotta con la Roma per la zona Champions. Mica male per uno che sulla panchina biancoceleste ci è finito da esordiente. La sua Lazio non si arrende mai e oggi la dimostrato, riscattando la sconfitta con il Torino. Due volte sotto, capace di pareggiare una partita che sembrava persa quando l’Atalanta era andata sul 2-0 dopo solo venti minuti. La squadra ha tanta voglia di crescere ancora, il tempo è dalla sua parte.
Poi ci sono i singoli, che anche stasera hanno fatto la differenza. Da entrambe le parti. Per i bergamaschi c’è Caldara, difensore goleador. Sette gol lo scorso anno, già tre nella stagione in corso. La Juve lo aspetta, ma lui non ci pensa: “Non c’è niente di più bello di poter far felici i nostri tifosi”, ha detto in settimana. Poi Ilicic, diventato rigorista e autore di un gol bellissimo nel primo tempo. Finalmente rinato, ritrovato. Sponda Lazio, ecco Milinkovic-Savic, a segno per la quarta e quinta volta nella Serie A 2017-2018. Due volte dal limite dell’area, preciso, nell’angolino. Forse imparabile. E Luis Alberto, la sorpresa. Uno che non smette mai di crederci. Ed è lui che consegna ad Inzaghi un punto preziosissimo battendo Berisha.
E’ stata tra due squadre che, oltre il risultato, giocano a calcio. Sempre. E ne è uscita una partita spettacolare, uno spot per il calcio italiano. Era stato così anche l’anno scorso alla prima giornata, quando la Lazio vinse a Bergamo 4-3. Lo sarà anche in futuro. Perché Atalanta e Lazio sono in crescita e non vogliono certo fermarsi.