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Data: 10/11/2018 -

Inter, Spalletti: "Atalanta temibile. Nainggolan? Difficile che giochi"

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Sette vittorie consecutive, secondo posto in classifica e miglior difesa del campionato. Numeri importanti per l'Inter, che si prepara alla trasferta contro l'Atalanta, anticipo delle 12.30 della dodicesima giornata di serie A.

Un match da non sottovalutare quello contro i nerazzurri di Gasperini, per questo motivo Luciano Spalletti mette in guardia i suoi uomini prima ai microfoni di InterTV e poi in conferenza stampa: "Il morale della squadra è buono, però bisogna stare attenti a non fare confusione" le parole dell'allenatore toscano al canale ufficiale nerazzurro. "Un filotto di risultati può anche stimolare la presunzione, dunque dobbiamo essere bravi a gestire tutto. Le vittorie non ti danno un vantaggio nella partita successiva, non si molla di un centimetro. L'Atalanta? E' una squadra forte, se si vanno a vedere i numeri che accompagnano la corsa di questa squadra, troviamo tutte le qualità che possiede una squadra grandissima. Gasperini fa bene al calcio, lo rende più bello e più moderno. Per quanto riguarda Joao Mario, Dalbert e Gagliardini, posso solo fare i complimenti perché non hanno mai smesso di comportarsi in un certo modo nonostante l'esclusione dalla lista Champions League".

L'analisi di Spalletti prosegue poi in conferenza stampa: "I numeri dicono che l'Atalanta è una squadra da alta classifica, paga il fatto di non aver trasformato in vittorie le prestazioni di inizio anno. In casa si esaltano, giocano a viso aperto e non hanno paura di nulla. Farò riposare tutti i giocatori che ne hanno bisogno, Brozovic va valutato bene mentre Nainggolan ha fatto un passo indietro di condizione, difficilmente lo vedremo a Bergamo. Lautaro invece sta bene, vive il momento come tutti quando giocano meno. Per quanto riguarda Perisic, le sue prestazioni hanno contribuito alla nostra classifica. Non sono solo i gol e gli assist a far vincere le partite. Ivan determina, così come Skriniar e Handanovic. Siamo contentissimi, lo abbiamo scelto spesso perché con le sue vampate porta un contributo importante. Lo metto dentro la squadra perché fa sempre molto bene".

Sul gesto di Mourinho, l'allenatore toscano sottolinea: "Ha detto che a freddo non lo avrebbe fatto, dunque ci trova tutti d'accordo. Certo è che ci sono pressioni emotive da gestire, quindi c'è il rischio di cadere in provocazione. Fino a quando si resta su fatti di questo livello è tutto parte dello spettacolo, se stuzzichi il leone poi è normale che questo ruggisca".

La striscia positiva di vittorie fa bene al morale, ma Spalletti mette le cose in chiaro: "Il nostro deve essere un campionato di questo livello, se per un periodo decidi di prendertela comoda è chiaro che per un altro periodo devi andare a correre più forte, per me non c'è nessuna novità, me l'aspettavo così. Anche se poi queste strisce di buoni risultati danno convinzione, stimolano i giocatori. I buoni risultati non ti danno il diritto di poter mollare di un centimetro però, tanto meno se l'avversario si chiama Atalanta. La Juventus? E' la squadra più forte e vincerà il campionato. Però ci sono squadre e difficoltà durante lo scorrimento della Serie A, che potranno minare queste certezze e queste qualità. Tutte le altre formazioni dovranno essere impeccabili, e dovranno veramente cercare di fare l'impossibile. E ogni tanto si è verificato l'impossibile. Bisogna crederci e non mollare mai, avanzando sempre di più.



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