Atalanta, sei nella storia: i cinque momenti chiave
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Data: 22/05/2024 -

Atalanta, sei nella storia: i cinque momenti chiave

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L'Atalanta di Gasperini vince la sua prima Europa League: riviviamo i momenti più importanti della cavalcata europea
L'Atalanta di Gasperini vince la sua prima Europa League: riviviamo i momenti più importanti della cavalcata europea

L'Atalanta di Gasperini vince la prima Europa League della sua storia, superando il Bayer Leverkusen. Un filo invisibile lega la prima vittoria europea in stagione contro il Rakow Czestochowa alla finale di Dublino. Dalle qualità di De Ketelaere agli inserimenti di Koopmeiners, senza dimenticare la crescita di Gianluca Scamacca. Riviviamo allora i momenti più importanti del percorso europeo dei bergamaschi.

1. Klopp e l'odontoiatra Gasperini: delirio Atalanta all'Anfield

Non si segnano tre gol ad Anfield - senza subirne neanche uno - per caso. Lo possono fare poche squadre al mondo: l'Atalanta è una di queste. «Affrontarli è come andare dal dentista» disse Pep Guardiola in un'intervista. L'odontoiatra Gasperini non ci ha pensato un attimo: prima una doppietta di Scamacca, poi Pasalic, il "paziente" Klopp resta a bocca aperta. 

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Fiducia e sicurezza per affrontare il finale di stagione. Tutto in una notte. Credere in qualcosa di grande. Anche quando le gambe iniziano a tremare un po' di più, Ederson&Co. hanno dimostrato di saper andare a tremila con una naturalezza disarmante.

2. Ruggeri, l'Atalanta e le poche chance per il Marsiglia

È la semifinale di ritorno. Si gioca al Gewiss Stadium. All'andata era terminata 1-1. Ma nella seconda sfida non c'è storia. Il Marsiglia subisce le idee dell'Atalanta. La apre De Ketelaere, chiude El Bilal Touré. Nel mezzo un gioiello di destro - non il suo piede preferito - di Ruggeri.

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La squadra di Gasset era un mix di talento ed esperienza. Ma la partita si è conclusa con un xG pari a 0.25 per i francesi. L'Atalanta non ha permesso loro neanche di respirare. Ha dettato i ritmi. Dominato il gioco senza grandi problemi. Sembravano il doppio. 

3. Sporting, campione del Portogallo e zero vittorie con l'Atalanta

L'Atalanta ha affrontato per ben quattro volte lo Sporting CP. Due pareggi e due vittorie. Zero sconfitte contro i campioni del Portogallo. Numeri determinanti. Non casuali.

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La vittoria esterna all'Alvalade è solo un antipasto per la squadra di Amorim. Ma uno di quelli che lascia il segno. Lo sarà anche per l'Atalanta. Che inizia a vincere anche in Europa su campi importanti. Agli ottavi di finale la musica non cambia. Prima il pari, poi il 3-2.

Lo fa con una semplicità disarmante. Ma soprattutto grazie alla forza del settore giovanile. Chi decide la prima gara contro i portoghesi? Ruggeri e Scalvini. Due ragazzi nati calcisticamente proprio lì, a Zingonia. Cullati poi dal maestro Gasperini.

4. L'Europa sveglia Scamacca

È il 6 marzo 2024 quando Scamacca firma il pari nella sfida contro lo Sporting Lisbona. Non segnava da sei partite. Da lì non ha mai smesso. Da quel momento undici gol e una rinascita sorprendente.

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Le qualità dell'ex West Ham erano sotto gli occhi di tutti. Si aspettava solo il momento di vederlo all'opera. Gasperini lo «educa», lui risponde alla grande. Non sono solo il numero delle reti, ma anche lo spessore delle prestazioni. Scamacca sembra rinato. Orienta l'attacco con colpi da dieci, poi segna e dimostra a tutti il suo talento. Sì, anche a Spalletti che aveva preferito lasciarlo a casa nella sosta di marzo.

5. "Che dite ci abbassiamo"?

L'Atalanta ha da poco superato il Liverpool ai quarti di finale. Con un risultato complessivo di 3-1 in favore dei bergamaschi. Negli spogliatoi del Gewiss Stadium è già partita la festa. Passaggio del turno e semifinale raggiunta.

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In conferenza stampa Gian Piero Gasperini evidenzia la mentalità della sua squadra: “Abbiamo risposto con compattezza. Nell’intervallo ho chiesto ai ragazzi se volessimo abbassarci un attimo, loro mi hanno detto di no. Volevano attaccare, nel secondo tempo volevano premere. Io non smetterò mai di ringraziarli per la loro prestazione. In un ambiente come il nostro, quando riesci ad andare oltre non si può che non essere contenti”. La voglia di «andare a prendere» l'avversario nonostante l'ampio vantaggio. Puoi rischiare, ma l'Atalanta gioca come le più grandi d'Europa.



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