Molto più di uno 0-0. Dentro all'apparentemente misero pareggio del Klassiker tedesco - chiamato così più per pubblicità che per storia - si incrociano le due storie di Borussia Dortmund e Bayern Monaco. Una prova a rincorrere, l'altra a scappare. Lo spettacolo non è mancato, le occasioni neanche: il merito va a due portieri, Bürki e Neuer, di diritto tra i grandi protagonisti della partita. 0-0 sì, ma di intensità e rabbia quasi mai viste. Il BVB all'assalto, il Bayern ordinato e pungente. Equilibrio, in parole povere.
Il 48% di possesso palla bavarese del primo tempo - il dato più basso da quando Pepe è a Monaco - racconta di una partita diversa, che i ragazzi di Guardiola hanno saputo interpretare, prima di tutto. I tre punti, sinonimo di vita per il Borussia di Tuchel, non sono arrivati. Gialloneri fermati da SuperMan(uel Neuer) e da un pizzico di presunzione sotto-porta. Risultato? Aubameyang fa il bello e il cattivo tempo, ma nulla. L'ormai solita (e reinventata) difesa del Bayern si comporta bene, anche in posizione di netto svantaggio, psicologico e di campo.
La squadra di Guardiola si vede poco, resiste e riparte. Soffre il giusto nel primo tempo, ma si fa vedere davanti con continuità. Oltre al già citato Neuer, un premio per voglia, anima e insistenza va ad Arturo Vidal, che sembra aver cominciato da poche settimane la sua nuova vita tedesca, quella in cui gioca da titolare ed è uomo chiave in mezzo al campo. Spezza e corre, pericoloso in più occasioni (traversa, in una) e dall'atteggiamento positivo. Cronaca spiccia: primo tempo su ritmi inimmaginabili, secondo più di studio. A 15' dalla fine, dopo averle provate tutte, il BVB si arrende. E il Bayern resta a +5, dopo una partita diversa ma ugualmente ben giocata.