Faustino Asprilla ha incoronato il suo erede. L'ex attaccante del Parma, famoso per le grandi giocate in campo e per i "colpi di testa" fuori, è rimasto piacevolmente impressionato dal grande campionato fin qui disputato da Carlos Bacca: "E' il miglior ambasciatore del nostro calcio nel mondo – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - oggi la Colombia è aggrappata a lui come, tanti anni fa, era aggrappata a me e sognava magie e capriole. Al suo primo anno in Italia sta facendo cose incredibili. Non è mica facile sfondare subito, ve lo dice uno che ci è passato: da voi i difensori sono terribili, gli allenamenti durissimi, la critica spietata. Bacca ha superato il periodo d’ambientamento senza problemi e ha avuto la forza d’imporsi in un ambiente come quello del Milan. Mica semplice. Di Carlos mi piace il suo opportunismo. Ce l’avessi avuto io… Io giocavo soprattutto per divertirmi, lui invece gioca per segnare: questa è la differenza. Però lui non ha il mio dribbling, e nemmeno la mia velocità…".
Anche Bacca in quanto a velocità è secondo a pochi: "Ma io, quando sgommavo, ero imprendibile. Ve lo ricordate? Per fermarmi dovevano buttarmi a terra. Bacca è straordinario in area di rigore: si muove come un felino, sembra che dorma e poi piazza la zampata. E poi è bravissimo a dettare i tempi del passaggio: sa quando è il caso di andare in profondità e quando, invece, è meglio accorciare. E’ molto 'tattico' nel suo stile, io ero decisamente più istintivo. Premesso che il calcio di oggi, a livello tecnico, è molto inferiore rispetto a quello del passato, azzardo un paragone: Bacca mi ricorda Crespo. Stessa capacità di essere decisivo negli ultimi metri, stesso tiro preciso, stessa furbizia. Però, lasciatemelo dire, adesso gli attaccanti sono agevolati rispetto ai miei tempi: non ci sono più difensori come Baresi, Maldini, Costacurta, Bergomi, Ferrara. Quelli erano fenomeni e dove non arrivavano con la classe ci mettevano la grinta e… qualche calcione. Quanti ne ho presi".
Carlos il miglior colombiano del momento: "Bacca sta facendo meraviglie in un campionato difficile come quello italiano, mentre gli altri si sono un po’ persi nei loro rispettivi club. Non sto dicendo che non siano forti, James Rodriguez per me è un fenomeno, ma in questo momento Bacca è superiore. Lui può indirizzare una partita in un senso o nell’altro: è sempre decisivo, e questo conta nel calcio. Fatevi una domanda: dove sarebbe oggi il Milan se non ci fosse stato Bacca? A metà classifica, forse, o ancora più in basso. La verità è che in un calcio meno tecnico e meno spettacolare del passato chi ha talento incide ancora di più di prima. Il Milan di Mihajlovic lo vedo spesso, e non è sempre divertente. Però c’è Bacca che risolve i problemi. L’Inter, ad esempio, uno come lui non ce l’ha e infatti fa fatica a segnare".
Bacca fuori dal campo: "Un bravissimo ragazzo. Lo conosco e posso dire che non ci assomigliamo… E’ molto più tranquillo di me. Ma anch’io, adesso, mi sono calmato: sono diventato nonno e le capriole le faccio fare alla mia nipotina, Juanita. Certo, a ballare ci vado ancora e mi diverto. E le donne mi piacciono sempre…". Dove può migliorare? "Credo che sia un giocatore già maturo. Tecnicamente è forte, è bravo sia di destro sia di sinistro, nello stretto si destreggia benissimo, di testa è furbo e anticipa spesso l’avversario. Se proprio devo trovare un difetto, lo cerco nella personalità. Mi spiego: quando gioca le partite importanti con la maglia della Colombia non riesce ancora a incidere come potrebbe. Forse avverte troppo la pressione".