Un Mondiale acciuffato lottando fino all’ultimo. Un sogno, tornare campioni dopo oltre 30 anni. L’ultima volta che l’Argentina è salita sul tetto del mondo, infatti, risale a Messico 1986. Poi tante delusioni, comprese le due finali perse, l’ultima delle quali solo quattro anni fa. Ora La spedizione che partirà per la Russia alla ricerca del trionfo
Ecco giustificato, dunque, il bagno di folla che ha travolto quest’oggi i ragazzi di Sampaoli. E’ successo a Buenos Aires, allo Stadio Tomas Adolfo Duco, laddove gioca l’Atletico Huracan. Centinaia fra scuole calcio e altre delegazioni hanno affollato le tribune per vedere dal vivo i propri idoli. Da Aguero a Dybala, passando ovviamente per Messi, il più amato di tutti.
Allenamento iniziato con mezz’ora di ritardo, campo non in perfette condizioni e tantissimi errori da parte dei giocatori, ma poco importa. Quei campioni usati per ore alla playstation o al computer, quelle facce viste solo in tv, per un’ora abbondante erano lì, ad un passo. Prima il torello, poi una partitella a campo ridotto, il tutto condito da una miriade di cellulari pronti a riprendere ogni istante. Migliaia e migliaia di bambini pazzi di gioia, che non volevano credere ai propri occhi
E alla fine, i più fortunati, sono scesi anche in campo con la tuta di rappresentanza delle rispettive scuole calcio. Foto e tanti sorrisi, una felicità smisurata per un sogno finalmente concretizzato. Un vero bagno di folla per una squadra che fa dell’affetto della gente la propria arma principale. Uniti verso una Coppa. Inimmaginabile fino a qualche mese fa. Molto difficie oggi. Domani, chissà…