"In queste ore è in corso una trattativa al riguardo e sarà mia cura informarvi tempestivamente di ogni variazione". Focus ancora sull'Arezzo e su quello che sarà (o potrà essere) il futuro del club toscano. Oggi, una conferenza stampa, qualche disordine e nessuna risposta. Una giornata che doveva essere decisiva ma così non è stato. Rimandato tutto ma si naviga a vista. Adesso potranno essere le prossime ore quelle risolutive. In un senso o nell'altro. La Neos Solution ha sempre il 99 per cento delle quote del club (l'altro 1 per cento è dell'azionariato Orgoglio Amaranto) ma si continua a cercare un acquirente. Nessun nome, nessun interessamento palesato ad ora.
"Stiamo cedendo le quote dell'Arezzo e per questo abbiamo nominato un advisor", l'esordio in conferenza oggi di Fabio Gatto, imprenditore Neos che ha tardato la sua uscita dallo stadio per qualche disordine creato all'esterno dai tifosi esasperati e che speravano potesse finalmente arrivare in giornata una buona notizia circa il futuro della loro squara del cuore. Insomma, o si trova un acquirente entro domani sera - che si faccia anche carico del debito della società di 1,3 milioni e si impegni a pagare gli stipendi arretrati - oppure sarà fallimento. A meno che non si prosegua con l'esercizio provvisorio, opzione con cui l'Arezzo potrà comunque terminare il campionato. Un Girone A di Serie C che da calendario prevede domenica prossima l'impegno della squadra amaranto contro il Livorno. Gara che ancora non è certo che si giochi. La posizione dei giocatori infatti resta la stessa: o si risolve la situazione, oppure non si presenteranno in campo, confermando quanto reso noto nel comunicato in cui anticipavano la possibilità di uno sciopero.
Poche certezze e ancora tanti dubbi. Un futuro che ancora non è definito, un'agonia che prosegue in attesa di una decisione. In qualsiasi senso. La fotografia dell'Arezzo, oggi, è questa. Un'altra giornata trascorsa senza regalare sicurezze in più...