Dieci anni di Virtus Francavilla, dieci anni tra ascesa nei professionisti con campionati vinti in sette anni partendo dalla Prima Categoria e creazione di uno status. Quello di una squadra che dal 2017 ad oggi ha sempre preso parte ai playoff di C, tenendo un occhio al progetto e uno al portafoglio. Antonio Magrì, numero 1 del club pugliese, racconta a GianlucaDiMarzio.com la sua giornata tipo: "Cerco di trovare un equilibrio tra il lavoro e l’azienda calcio, questo è il decimo anno di mia gestione, ormai la Virtus fa parte della mia vita. Ogni giorno sono in giro per i miei punti vendita di arredamento ma trovo sempre il tempo per andare a vedere un allenamento o informarmi su quello che succede nella squadra anche se devo dire che ho collaboratori molto validi di cui mi posso fidare".
Gli stessi con i quali ha strutturato una Virtus fondata sulla continuità: tecnica, con le conferme nella scorsa estate di mister Bruno Trocini e del ds Mariano Fernandez, e di valori. "Una scelta che ci darà risultati - sorride - storicamente cresciamo nel girone di ritorno. Il direttore e il mister sanno quello che vuole la società: ottenere risultati sportivi prestigiosi valorizzando i giovani facendo loro da trampolino di lancio". Esempio plastico? M'Bala Nzola, 11 reti in 35 partite nella Virtus Francavilla 2016/17 e oggi leader offensivo nello Spezia: "Vederlo in A ci riempie di soddisfazione; il mio prossimo obiettivo è quello di anciare ragazzi che vengono dal nostro settore giovanile, finalmente ne abbiamo di bravi ma a volte bisogna avere più coraggio nel farli giocare".
"SACRIFICI IMPORTANTI, PEREZ-VAZQUEZ COPPIA GOL COME POCHE"
L'ultimo turno di campionato ha visto i pugliesi superare in casa l'Avellino e dimenticare un mese di novembre con una sola vittoria: "Più che dare un messaggio serviva fare punti per risalire una classifica che si era fatta preoccupante - spiega Magrì - certo vincere contro una squadra costruita per il vertice come l’Avellino ci ha dato la consapevolezza della nostra forza e ci conferma che possiamo giocarcela con chiunque". Spirito di una Virtus Francavilla che ha mantenuto il blocco dello scorso anno dando continuità tecnica. "Ho fatto sacrifici importanti per tenere i pezzi pregiati. Vazquez, Perez, Caporale erano cercati da tutti - ricorda Magrì - abbiamo dato qualità con l’arrivo di Franco e Crispino, io mi aspetto di più da questo gruppo. Dobbiamo dare continuità ai risultati e non fare come il gambero: le prossime 3 partite ci diranno chi siamo e dove possiamo arrivare".
Cavese, Bisceglie e Viterbese, prossimi impegni all'orizzonte, sono avvisate. Con Magrì che punta forte sui gol di Perez e Vazquez, coppia da 21 centri nella scorsa stagione: "Credo che sia una delle coppie più forti non solo del girone C, si completano a vicenda e hanno una grande intesa, ecco perché penso che dobbiamo essere più ambiziosi e non accontentarci avendo la fortuna di avere quei due avanti".
"FACCIAMO DEL GIOVANNI PAOLO II UN VERO STADIO"
Presente e progetti si intrecciano nelle parole del numero 1 della Virtus Francavilla.Il chiodo fisso è fare del "Giovanni Paolo II un vero stadio". Impianto oggi da 2500 posti, che Magrì spera di presentare con un nuovo look al ritorno dei tifosi sugli spalti: "A novembre abbiamo presentato il progetto definitivo al comune che prevede l’ampliamento della capienza a 3.500 posti con la realizzazione di una curva - spiega - la realizzazione della copertura della gradinata per farla diventare una tribuna centrale vera. Siamo in attesa dell’approvazione definitiva del progetto; in questo momento stiamo parlando con gli istituti di credito per ottenere i finanziamenti, contiamo di iniziare le opere in primavera senza compromettere la funzionalità della struttura".
Prima della primavera ci sarà gennaio, che nel calcio fa rima con calciomercato: "Non credo che faremo grossi cambiamenti, per prendere altri giocatori ci devono essere delle uscite, dobbiamo essere attenti al bilancio specialmente in questo periodo in cui l’unica entrata che abbiamo è rappresentata dal minutaggio".
DAGLI IMPERIALI ALLA JUVE: "MAGARI UN GIORNO CI CHIEDE UN GIOCATORE"
Per chi vive nella città degli Imperiali, famiglia che ha dato a Francavilla (dal latino Villa Franca, nell'antichità non vi si pagavano i dazi commerciali) una forte vocazione commerciale e culturale, l'equiibrio economico resta un dogma: "È un anno difficile, noi possiamo andare avanti grazie alle plusvalenze realizzate e alle gestioni oculate di questi ultimi anni ma giocare senza tifosi e quindi con meno interesse da parte degli sponsor ti fa perdere gli stimoli - ammette Magrì - dobbiamo essere bravi a resistere sperando di tornare presto alla normalità. I nostri sacrifici dovrebbero essere premiati da una maggiore mutualità di sistema dal Governo attraverso dei giusti ristori".
Il modello del presidente, però, è a Torino: “Sono juventino e credo che il modello Juventus sia quello da seguire" ricordava qualche anno fa ai nostri microfoni. E allora il sogno di giocare un'amichevole contro i bianconeri resta una suggestione da coltivare: "Sono sicuro che prima o poi lo realizzerò, non ho fretta, nel calcio ci voglio restare a lungo e magari la Juve un giorno verrà a chiederci un giocatore...".