Manca ancora una ciliegina sulla torta al faraonico mercato del Milan. Un attaccante precisamente. E’ ancora sul mercato, senza contratto, e libero di accasarsi dove vorrà Zlatan Ibrahimovic. Il suo ritorno avrebbe del clamoroso, ma Fassone non lo toglie dalla lista dei papabili e il ds Mirabelli spiega che i rapporti con Raiola non sono tali da escludere possibili nuovi affari con lui. Ma uno come lo svedese potrebbe servire a questo Milan? La redazione di TuttoSport, lo ha chiesto ad alcuni ex, protagonisti in epoche diverse della storia rossonera e tutti con almeno uno scudetto cucito sul petto: Aldo Serena ('83-84 e '91-93), Maurizio Ganz ('98- 99) e Luca Antonini ('08-13).
L’ex terzino: “Per come lo conosco, sono certo che non avrebbe problemi a tornare in forma in breve tempo dopo l'infortunio di aprile al ginocchio destro: è un giocatore con una professionalità unica e una predisposizione fisicamente a recuperare come pochi - spiega Antonini, oggi impegnato nella nuova carriera di agente”. E' chiaro che l'aspetto fisico sia quello che pone i maggiori quesiti, perché Ibra va per i 36 anni e difficilmente sarà pronto prima di dicembre: “Ma se una volta recuperato, starà bene, io non avrei alcun dubbio nel riprenderlo - aggiunge Serena. Ha una fortissima voglia di tornare, ha motivazioni altissime per dimostrare di essere ancora un top player mondiale. L'incognita sta solo nel recupero, per l'età avanzata e il fisico da colosso che non aiutano”.
Un altro dubbio, secondo Antonini e Serena, potrebbe essere rappresentato dal tipo di gioco di Ibrahimovic, storicamente un accentratore: “Zlatan ha una personalità forte, ma credo che a 36 anni possa capire di dover mettere le esigenze della squadra davanti alle sue - aggiunge Antonini -. Il suo ingaggio, aiuterebbe moltissimo questo nuovo Milan perché porterebbe la sua mentalità vincente, lui che ha vinto sempre, soprattutto in Italia”. Un aspetto, questo, da non sottovalutare neanche per Serena: “Il Milan ha acquistato Bonucci in difesa e Biglia a centrocampo, ovvero un leader per reparto: Ibra sarebbe il punto di riferimento per l’attacco, una chioccia per tutti i ragazzi che i rossoneri hanno comprato e che in questa stagione si troveranno per la prima volta a lottare per traguardi di prestigio”. Dunque, acquisto da fare? “Assolutamente sì - chiosa Maurizio Ganz, ex attaccante tricolore con Zaccheroni nel ‘99 -. Fossi un dirigente rossonero, proverei a prenderlo a tutti i costi: Ibra è già stato a Milanello, conosce l’ambiente e sarebbe motivato a riprendere in mano quel filo che si è interrotto cinque anni fa, quando lui non voleva andare via. Troverebbe una squadra competitiva e potrebbe essere il giocatore ideale come guida di questo nuovo corso”.