Il campionato straordinario dell'Empoli non sembra voler conoscere intoppi. Gli azzurri sbancano al Maradona e salgono al 7° posto in classifica.
Tutto merito dello 0-1, griffato Cutrone, che esalta Aurelio Andreazzoli.
"Vincere a Napoli è obbligatorio"
Aurelio Andreazzoli afferma con grande serenità che vincere è un oblligo anche se si gioca contro delle big: "Mi sembra che facciamo spendere soldi per niente alla società. Credo che sia doveroso venire a Napoli e fare risultato. È un obbligo! Vai e cerchi di fare il massimo. Se non ce la fai, ti accontenti di non perdere. Questo è chiaro sin dall'inizio. I ragazzi ci credevano; io non racconto storie. C'è aiuto reciproco da parte dei calciatori, perchè sanno di essere tutti titolari".
"Ho tanti titolari"
Esaurita questa premessa, evidenzia i meriti di una squadra che si fonda su un gruppo interamente titolare. Un gruppo da gratificare sempre e che è stato valorizzato da una determinata evenzienza in poi: "Ho sempre avuto nella testa di gratificare i calciatori che alleno, facendoli giocare. Se ti poni nella condizioni di avere 15 titolari, non c'è la fai. Quest'anno mi sto sforzando ed è successo da Cagliari dove ne ho cambiati 5. Da lì ho cambiato modo di fare".
Quindi, aggiunge che è una gioia allenare dei ragazzi così determinati e festosi, una volta che raggiungono alcuni risultati: "Vedere crescere i ragazzi mi dà sossisfazione. Vederli scendere in campo in questi stadi con la convinzione di ottenere il massimo risultato dà soddisfazione".
"La forza del gruppo va la differenza"
Tra i ragazzi che danno soddisfazione ad Andreazzoli c'è sicuramente il match winner della partita, Patrick Cutrone. L'ex attaccante del Milan ha raccontato un po' la dinamica fortunosa del gol: "Ho visto che, ad una certa, il pallone mi è arrivato in faccia. Poi ho visto il pallone entrare e ho detto 'menomale' (ride, ndr). Ero contento perchè ho fatto gol in questo stadio e perchè, in generale stiamo facendo benissimo".